Un 2022 di ulteriore crescita e un 2023 ricco di investimenti. Non si arresta la corsa di Nonino, azienda distillatrice e produttrice di grappa fondata nel 1897 in Friuli-Venezia Giulia. “Il 2022 è stato un anno molto positivo, in cui abbiamo raccolto quanto seminato negli anni precedenti”, racconta a Pambianco Wine&Food Cristina Nonino, consigliere con delega alla distillazione artigianale e al mercato Italia.
I ricavi hanno infatti oltrepassato quota 18 milioni di euro, in aumento sui 16,9 milioni di euro del 2021 (anno chiuso a +25%), grazie a “una bellissima performance dell’estero”, che genera il 56% dei ricavi totali in 87 Paesi, ma anche all’Italia dove “c’è stato un bellissimo riscontro grazie alla ripresa dell’Horeca”.
Per il 2023 l’azienda ha in cantiere un “investimento molto importante: la realizzazione dell’ottava cantina che ci permetterà di porre all’invecchiamento ulteriori 1.800 barrique che si aggiungono alle 2.450 già presenti”. Ogni anno, inoltre, Nonino reinveste gli utili aziendali per rafforzare la filiera produttiva. “Siamo alla sesta generazione di distillazione rigorosamente con metodo artigianale e e questo fa sì che ci sia la necessità, ogni anno, di effettuare manutenzione e rinnovamento degli alambicchi”.
In occasione di Vinitaly 2023, la famiglia Nonino ha inoltre rinnovato il proprio coinvolgimento nel mondo della mixology per celebrare i 50 anni del Monovitigno Nonino. L’azienda ha infatti organizzato una masterclass condotta da Monica Berg, la bartender più influente del mondo del cocktail bar secondo Drinks International, già vincitrice del Premio Nonino Risit d’Aur come co-fondatrice di P(our) e co-proprietaria di Tayēr+Elementary, secondo World’s 50 Best Bars.
“La famiglia Nonino ha sempre creduto moltissimo nella miscelazione. Ciò che ci ha spinto a investire molto in questo ambito è stato il fatto di essere molto presenti all’estero dove la miscelazione è di casa, soprattutto negli Stati Uniti”, conclude Cristina Nonino.