È proiettato verso l’innovazione iSKO, il colosso turco della produzione di denim che con una presentazione a Milano ha illustrato la propria realtà. L’azienda, di proprietà della multinazionale Sanko Group che ha stanziato oltre 40milioni di dollari per rafforzare la propria divisione tessile, con i suoi 1.200 telai automatici nello stabilimento di Bursa e oltre 6mila addetti nel mondo, produce ben 200 milioni di metri di tessuto per i capi jeans dei principali brand della moda internazionale, comeDiesel, Haikure o Tom Tailor.
In Italia, in aggiunta alla sede amministrativa di Bergamo, Isko ha aperto due speciali centri di ricerca&sviluppo, la iSKOTECA, a San Benedetto del Tronto, dedicata alla ricerca su trattamenti e tessuti dove c’è l’intera raccolta dei prodotti iSKO catalogati in oltre 25.000 concept, e la Creative Room a Castelfranco Veneto, il centro per il design che affianca i brand nell’offrire nuove ispirazioni e costruire le “storie” dei prodotti sviluppati.
Un esempio dell’innovazione di iSKo è iSKO Future Face, un tessuto brevettato con l’aspetto di una felpa ma realizzato su telai a navetta, quindi un denim a tutti gli effetti, in grado di sopportare tutti i trattamenti a cui viene sottoposto.
“Il denim del futuro – ha raccontato ai microfoni di Pambianco Tv Moreno De Angelis, Garment Technology Manager iSKO – muove in tre direzioni. Da un lato la sostenibilità, intesa sia come risparmio energetico che come “riciclo” dei vecchi jeans. Dall’altro il fit skinny: oggi esistono ben 7 diverse categorie di elasticità del denim! Infine, crediamo che dall’A/I 2013-14 si tornerà ai finissaggi più elaborati e ad effetto used, dopo varie stagioni di jeans più puliti”.