La trasformazione digitale è la strategia di business che permette di essere presenti istantaneamente a livello globale, raggiungere l’eccellenza operativa, diversificare intercettando nuove opportunità e tipologie di clienti. E’ un percorso che richiede, naturalmente, investimenti per raggiungere obiettivi di crescita e di marginalità ma che, in Italia, incontra ancora una certa resistenza da parte delle aziende. A fronte del 3,2% di fatturato investito in digitale da parte delle società estere, la quota delle realtà italiane in media scende all’1,5-1,9%. Questo comporta un problema di competitività con un panel mondiale.
Sono temi attuali quelli al centro del terzo Stealth Day, l’incontro, tenutosi nel milanese presso la Fabbrica Borroni, organizzato da Dedagroup ICT Network, player dell’ICT made in Italy, e dedicato alla fashion community.
“Per noi di Dedagroup supportare il percorso di trasformazione digitale dei clienti del fashion – ha esordito Gianni Camisa, AD di Dedagroup ICT Network – significa dare loro strumenti, soluzioni e competenza specifica del settore, per comprendere come si può migliorare attraverso la tecnologia e le soluzioni software”. Diverse sono le motivazioni che spingono le aziende della moda ad approcciare queste soluzioni: “Alcuni vedono i risultati raggiunti con noi dai loro competitor – ha proseguito Camisa – altri sono andati in Borsa e hanno avuto un supporto mirato grazie alle nostre tecnologie, altri ancora vedono un’opportunità di miglioramento operativo, di efficienza, di riduzione dei costi. Molti individuano un aiuto nella gestione di una complessità emergente sottesa anche all’internazionalizzazione”.
Stealth, la piattaforma gestionale riconosciuta leader dalla fashion industry, si è evoluta nel tempo. “ Oggi, infatti – ha spiegato Mimmo Solida, Vicedirettore Generale Fashion&Retail DDway Dedagroup ICT Network – rappresenta un vero e proprio toolkit, al centro di una strategia data driven che integra i processi lungo tutta la catena del valore rinnovando e innovando la relazione con i diversi attori del proprio mercato e con il consumatore”.
“Sul mercato italiano oggi Stealth non ha competitor – ha esordito Renzo Cosentino, Direttore Sistemi Informativi di Trussardi, spiegando come Dedagroup stia sostenendo il brand nel ridisegno dei processi e della micro-organizzazione – La competenza dei consulenti è l’aspetto che mi ha colpito di più perché parlano il linguaggio della moda e del nostro business”.
Al centro dell’evento, le testimonianze di diversi clienti di Dedagroup ICT Network, oltre a Trussardi anche Olimpias Group (Gruppo Edizione). A seguito della rivoluzione digitale sono in atto cambiamenti a livello di business, di organizzazione della produzione e della supply chain: “Nel nostro Gruppo prevediamo forti cambiamenti s nel prossimo triennio – ha affermato Gianni Zanella, AD di Olimpias – che impatteranno su tutti i nostri sistemi dell’infrastruttura tecnologica e degli applicativi gestionali dalla produzione al cliente finale”. Dopo aver analizzato il nuovo modello organizzativo Olimpias è, dunque, pronta a integrare il business aziendale alla rete informatica, dalle reti in fibra ottica ai sistemi hardware. Nel corso del convegno è emerso quanto sia importante una governance caratterizzata da un forte controllo: “È una questione rilevante e di attualità anche nel nostro Gruppo, sarà un elemento essenziale in questa nostra fase di riorganizzazione”, ha concluso Zanella.
Infine, si è parlato di cloud, il cui beneficio principale sembra essere la flessibilità, particolarmente ricercata dalle società del fashion. L’utilità è evidente per aziende che comprano stabilimenti di produzione, aprono negozi, si espandono all’estero che possono così interfacciarsi con una tecnologia più fruibile, semplice e meno costosa.
“Le società italiane stanno cambiando mentalità – conclude Camisa – e sta accadendo soprattutto tra le medie aziende che rappresentano una larga parte del tessuto del fashion. Il digitale sta facendo breccia, poiché il settore si accorge che sta funzionando e risponde agli imperativi strategici di questo mercato”.
La trasformazione digitale, insomma, sembra essere un viaggio appena iniziato.