“Io sono nato pop, cresciuto pop e morirò pop”, ha esordito Lello Caldarelli, presidente e direttore creativo di Antony Morato raccontando a Pambianconews della capsule collection dedicata a Marco Lodola. Quello del brand partenopeo di contemporary menswear è un prosieguo nel suo dialogo con l’arte contemporaneo e la cultura pop, da cui Antony Morato tradizionalmente attinge e che nel corso dell’ultimo anno ha preso forma in una serie di collaborazioni d’artista che hanno coinvolto Tv Boy, Keith Hering e ora Marco Lodola, fondatore e tra i maggiori esponenti del Nuovo Futurismo.
“Marco è un’icona pop – ha spiegato il numero uno del brand, nella cornice di Brera Site, in cui è stata presentata la nuova capsule – quindi è stato semplicissimo intercettarlo. È nato subito un feeling a pelle nel momento in cui ci siamo conosciuti e poi è stato tutto naturale”. La capsule collection a lui dedicata, appena lanciata sul mercato, riporta tre delle opere di Lodola su una selezione di felpe e t-shirt le cui stampe rappresentano alcune icone della musica internazionale, incorniciate dai tipici colori al neon, marchio di fabbrica dell’artista.
Intanto, si è chiuso un anno con segno positivo per Antony Morato, che ha salutato il 2021 con una crescita double digit in termini di fatturato (ammontato a 68,5 milioni di euro) e utili, rispettivamente in aumento su base annua del 12% e del 68 per cento. “Il 2022 per noi è un anno importantissimo – ha spiegato Caldarelli -. Abbiamo pianificato una crescita che ci porterà addirittura a superare i livelli pre-Covid, infatti abbiamo appena archiviato il primo trimestre con un aumento del 14% sul canale wholesale, un +40% sul retail e un +16% sull’online. Numeri al di sopra delle nostre aspettative trimestrali nonostante la situazioni non sia delle più semplici”.
E dopo il Covid, anche il fronte retail sembra stare ripartendo per il marchio. “Il Covid ci aveva costretto a ripensare la nostra catena di negozi. Abbiamo riaperto il nostro store di Milano, ripreso a firmare per nuove location e nel secondo semestre ci saranno diverse novità. Siamo ripartiti in Sud America con la prima apertura in Colombia, la seconda arriverà nel secondo semestre di quest’anno. E oltre al secondo negozio a Panama, in America Latina ci sarà anche il primo negozio in Guatemala. Da questo punto di vista il retail è ricominciato d essere per noi una parte trainante dello sviluppo”.
Non si spegne, intanto, la spinta che ha investito il digitale. “Il nostro canale diretto – prosegue Caldarelli – oggi rappresenta circa il 4% del fatturato, ma il totale business generato dal marchio in digitale, comprensivo quindi delle nostre collaborazioni con marketplace e rivenditori, è arrivato nel 2021 a circa 17 milioni di euro di vendite. Per noi quindi rimane uno dei canali principali”.