L’argomento attuale della Biennale Ufficio di questa edizione del Salone del Mobile è il nuovo concetto di spazio di lavoro, non più statico, unico ma aperto al co-working e ‘tascabile’ (grazie alle tecnologie che permettono all’individuo di portarle con sé attraverso particolari device). A modo suo, Arper si avvicina a questo approccio, in modo meno tecnologico, ma favorendo una convergenza tra gli ambienti casa/lavoro attraverso prodotti all’insegna della ‘soft-tech’.
“Ci ritroviamo in questa nuova visione – spiega Claudio Feltrin, presidente di Arper – infatti ci stiamo impegnando da tempo nel cercare di portare il calore della casa all’interno del mondo dell’ufficio. Abbiamo realizzato una sedia operativa Kinesit che nasconde tutti meccanismi solitamente a vista nei prodotti da ufficio. Abbiamo poi realizzati i pannelli Parentesit che uniscono lo scopo decorativo alla funzionalità della fonoassorbenza. Inoltre, è un diffusore sonoro e luminoso”.
“Ormai non si lavora più solo in ufficio, ma a casa o in aeroporto,cerchiamo quindi di ricreare uno spazio funzionale e piacevole in diversi contesti”, conclude l’imprenditore. “Per un futuro pensiamo di poter fornire i nostri prodotti con funzioni aggiuntive legate alla tecnologia”.