Un luogo unico che fonde, in una spettacolare cornice geografica, miti, storia e tradizioni di interi popoli. Un luogo che dal 2021 si candida a meta del design italiano e internazionale, con una manifestazione votata anche alla promozione delle eccellenze del territorio. È Ortigia, cuore della città di Siracusa, che con il festival Ortigia Design si è trasformata, dal 22 al 26 settembre, in un palinsesto caleidoscopico di creatività nelle sue più svariate espressioni. Bertone Design, che rappresenta dal 1912 l’eccellenza italiana in tutto il mondo, ha partecipato all’evento in doppia veste, facendo parte del board organizzativo e presentando il tavolo Decumano.
L’eccezionalità del luogo, che accoglie già i festival del cinema e della musica, ha dato infatti spunto a Marco Antonio Zuccarello, Presidente dell’Associazione Comunità Euro Afro Asiatica del Turismo, che, insieme ad Aldo Cingolani, AD di Bertone Design e Presidente di New Crazy Colors, ha ideato la prima edizione del nuovo festival. A fare da orizzonte è anche la candidatura di Siracusa a Capitale italiana della cultura per il 2024 e, dunque, la spinta a valorizzare i punti di forza della città.
“Ortigia Design nasce come sogno, un sogno condiviso e partecipato con Aldo Cingolani, che ci ha portati poi a dare corpo alla manifestazione – ha spiegato a Pambianco TV Marco Antonio Zuccarello -. La volontà di replicare l’evento è ovvia. L’edizione zero è una finestra sul 2022 ed ha già raccolto il plauso delle istituzioni. Ortigia diventa un distretto di eccellenza per la città e per il design, in collaborazione con l’arte del territorio”.
Promossa dall’Associazione Comunità Euro Afro Asiatica del Turismo, in collaborazione con Bertone Design e New Crazy Colors, con il Patrocinio del Dipartimento del turismo, dello sport e dello spettacolo della Regione Siciliana, della città di Siracusa, dell’Università di Architettura di Siracusa e degli ordini degli architetti di Messina e di Siracusa, Ortigia Design ha animato i luoghi più suggestivi dell’isola, come l’Antico Mercato, la Chiesa sconsacrata di Gesù e Maria, Palazzo Gargallo, Marina e la Piazza d’Armi.
A scommettere su una design destination insolita ma di eccezionale ricchezza è in primis Bertone Design, al debutto con Decumano, tavolo sviluppato insieme a Progetto Arte Poli. Quest’ultimo è composto da geometrie pure. Nato come un’aggregazione di materia che viene concentrata attorno ad un fulcro, il tavolo prende ispirazione generativa e virtuosa dal mondo del maestro Albano Poli. Le sue composizioni artistiche sono un chiaro elogio alle leggi della natura e al modo della spiritualità. Lavorato attraverso un principio severo di identità e sincerità dei materiali, con i metodi più antichi di lavorazione custoditi a Verona nella memoria degli artigiani di Arte Poli, Decumano custodisce un grande bagaglio di arte e artigianalità, interpretata attraverso la penna innovativa e futuristica della squadra dei designer di Bertone Design, diretta dall’architetto Alberto Talarico. Il tavolo, scomposto e asimmetrico, ma al contempo figlio di un certo razionalismo e astrattismo geometrico, unisce armoniosamente e la natura infinita delle opere artistiche con quella contestualizzata temporalmente del design. Il corpo è solido pur essendo composto da più elementi. Il disco di vetro ne fa un oggetto prezioso dal design al confine tra il monumentalismo architettonico e la leggerezza artistica. Il tavolo, infine, è la gigantografia di una scultura luminosa che il maestro Albano Poli realizzò tanto tempo fa in vetro soffiato, rimasta iconica nel tempo. Bertone Design ha tradotto con maestria le tracce di questa, evolvendola in un oggetto capace di conquistare la contemporaneità.
“Abbiamo scelto di presentare questo tavolo in un luogo non tradizionalmente associato con il nostro settore – ha dichiarato a Pambianco TV Aldo Cingolani, numero uno di Bertone Design -. Proprio per questo però crediamo che per le prossime edizioni possa essere interessante, per le aziende dell’arredo, essere presenti in questa cornice. L’idea è proprio quella di creare un ponte tra Milano, capitale mondiale del design, e la Sicilia, comunicando nuovi progetti in una terra in cui il design moderno è presente in piccola parte, ma dove può trovare risonanza grazie a riferimenti storici straordinari”. Uno degli scopi del festival Ortigia Design è del resto la creazione di un network delle aziende produttrici, designer e artisti con una rilevante connotazione digitale.
Ortigia, dunque, come luogo testimone della bellezza del passato ma anche come culla di nuove possibilità. “Il design – ha commentato Angelo Crespi, critico d’arte, scrittore, giornalista e consigliere di amministrazione dell’ADI Design Museum – porta un nuovo tipo di bellezza, che non è quello del patrimonio storico. Il design è connaturato al tema della bellezza. Eventi come questo possono portare qualcosa in più in un luogo storico, affidandosi al contemporaneo e alle migliori forme di creatività italiana”.
Ortigia Design ha l’obiettivo di diventare polo internazionale per architetti, designer, artisti, musicisti e addetti al settore delle nuove tecnologie, creando una community sul territorio e diventando un marchio famoso in tutto il mondo. Nelle prossime due edizioni, in calendario nel 2022 e nel 2023, la partecipazione degli stranieri potrebbe salire al 40% dell’incoming totale, anche grazie alla partnership con Bertone Design e New Crazy Colors, aziende che supportano il festival negli allestimenti per gli eventi.
Fabio Granata, assessore alla Cultura del Comune di Siracusa, ha evidenziato l’impatto positivo dell’evento sul tessuto cittadino, ricordando l’importanza del coinvolgimento di scuole e accademie d’arte. “La nostra città, inserita nella World Heritage List dell’Unesco nel 2005, si caratterizza per la sua stratificazione storico-culturale eccezionale e per un’artigianalità che continua anche oggi. Alla vigilia della nostra candidatura a capitale italiana della cultura nel 2024, Ortigia Design è un segnale importante di un’offerta culturale e didattica in crescita”.