Calcaterra riceve frequenti consensi da parte della stampa di settore e adesso anche la rete distributiva sembra pronta a un’ampliamento notevole. Dopo aver chiuso il 2022 con un fatturato di 1,8 milioni di euro, Calcaterra punta a superare i 2 milioni nell’attuale esercizio, forte di uno sviluppo crescente: “Con la primavera/estate 2023 siamo entrati in Lane Crawford sia a Shanghai che Hong Kong nonché in importanti department store, in Olanda con il gruppo Pauw, e riscontriamo un crescente interesse anche da parte dei buyer italiani”, dichiara a PambiancoTV il CEO Diego Corbellini. Il brand che fa capo alla società bresciana Auge è anche presente in Rinascente e, dalla collezione estiva, da Eraldo e Spoon. L’ultima campagna vendite ha registrato un incremento del 120% rispetto alla stagione precedente, percentuale che dovrebbe essere confermata anche per l’autunno/inverno 2023 la cui collezione ha sfilato ieri durante Milano Moda Donna (21-27 febbraio).
Attualmente il marchio è presente in 80 store worldwide di cui circa 10 in Italia: “L’estero rappresenta il 95% del nostro turnover, in primis il mercato asiatico seguito dall’Europa e quello medio-orientale. È inoltre in previsione uno store monomarca”, specifica il manager prima di lasciare la parola a Daniele Calcaterra, fondatore e direttore creativo della maison.
Sul fronte stilistico il designer racconta come per la collezione “ho voluto vedere quest’onda di pensiero. La collezione di chiama ‘The Wave’, un’onda che lega gli anni ’20, ’70 e ’90, sono anni in cui la donna è stata liberata da tutte le costrizioni e quindi ha iniziato a ridisegnare se stessa in una dimensione molto più sensuale”. “Dal punto di vista cromatico partiamo puri con bianchi, avori e neutri poi di colpo arriva il rosso carminio, anche inaspettatamente lacca. Man mano il marchio si sta svelando, la donna esce da una sua timidezza di base per mostrare il carattere forte che in realtà ha. Il secondo colore è un punto di verde, il salice che si riflette nell’acqua; una foglia che galleggia e si appoggia sui capi, il mare che trasporta queste foglie, che lega il movimento delle onde che vanno, ritornano, si ridisegnano. La foglia che ho scelto nasconde un cuore camuffato da foglia che va nel mare e da una parte all’altra del mondo racconta se stessa. Fil coupé, grain de poudre, bouclé, effetti manuali, uncinetti, lana pettinata: è una donna che esce dalla timidezza lasciando spazio alla voglia di presentarsi al mondo”, conclude Daniela Calcaterra.