Cariaggi omaggia il colore naturale con la mostra dal titolo ‘Tinctoria: la Civiltà dei Colori‘. Organizzata con il patrocinio del Comune di Firenze e in collaborazione con l’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, il progetto Distretto Culturale Evoluto della Regione Marche e la Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio delle Marche, Banca dell’Adriatico e Oasicolori, l’esposizione si trova al Laboratorio di Restauro degli Arazzi dell’Opificio delle Pietre Dure, situato all’interno della torre che sovrasta Palazzo Vecchio a Firenze.
“Dopo anni di ricerca sui colori naturali, abbiamo deciso di riscoprire la storia del colore vegetale con le sue tradizioni, artigianato e modernità con un occhio di riguardo al Guado che ha una meravigliosa storia da raccontare”, ha dichiarato Cristiana Cariaggi a Pambianco TV durante l’inaugurazione della mostra. “Abbiamo scelto la città di Firenze per ricreare un legame iniziato con le Marche nei secoli scorsi, quando il Guado veniva commercializzato soprattutto in Toscana – ha proseguito – e stiamo anche lavorando per riallestire l’esposizione nei mesi prossimi all’interno del Palazzo Ducale di Urbino”.
La mostra, aperta fino al 3 luglio, ultimo giorno di Pitti immagine filati, si articola in un percorso di 8 sezioni, ciascuna dedicata a un periodo storico o a un argomento specifico, arricchite da immagini, video, musiche e oggetti che testimoniano l’importanza dei colori nell’evoluzione della società e nella realizzazione del grande patrimonio artistico tessile e pittorico. Inoltre, si potrà assistere al restauro dell’arazzo fiammingo ‘La battaglia di Roncisvalle’, manufatto proveniente dal museo del Bargello della città.
“Abbiamo iniziato la coltivazione del Guado nel 2007 , affinando pian piano la sua produzione per l’utilizzo in tintoria e filatura – ha concluso Cariaggi – e da questo processo è nata la linea Systema natvrae, che comprende filati cardati e pettinati in cashmere per maglieria e accessori. Le fibre sono tinte attraverso un processo naturale per infusione di erbe, bacche e radici. Una linea sostenibile, dove sono completamente assenti le sostanze chimiche”.