Novo Mania 2011: the big red kick. Questo il nome della manifestazione che si è svolta a Shanghai dal 9 all’11marzo, e che vuole diventare la risposta asiatica al Bread & Butter di Berlino. La fiera, di respiro internazionale, punta ad introdurre in Cina i marchi occidentali, in particolare europei, di urbanwear, sfruttando quindi le enormi potenzialità del mercato cinese che già ha accolto con successo gli ultimi anni i brand di lusso.
A lanciare questa nuova sfida è stato Alan Fang, originario di Hong Kong, che dal 2003 ad oggi distribuisce e gestisce in Cina circa una quindicina di marchi europei di sportswear come Adidas, Nike,Lacoste, Miss Sixty e Converse. “Abbiamo deciso di creare questa manifestazione circa due anni fa” ha spiegato Fang, “perché girando per molte delle fiere europee più importanti come il Bread & Butter a Berlino ed il Pitti a Firenze ci siamo resi conto che questi concept vincenti avrebbero potuto funzionare anche in Cina. Abbiamo perciò deciso di portare questa atmosfera giovane e rilassata dei marchi di urbanwear anche in Cina”. Fang è arrivato a Shanghai, dopo una serie di studi in USA ed un passato di quattro anni in JP Morgan, dove ha preso diversi piani all’interno di alcuni fra gli shopping mall più importanti della città e li ha trasformati in corner per marchi sia cinesi sia europei. Oltre a quelli sopra citati sono entrati nel bouquet di Fang anche Freesoul, Evisu, Replay e OnitsukaTiger. Tornando all’edizione 2011 di Novo Mania, i visitatori della manifestazione sono stati nel complesso 11.158, tra cui consumatori e buyer ma soprattutto possibili franchisor e proprietari di shopping mall e department stores. Positive le prime reazioni sulla manifestazione. “Non ho mai visto niente di simile” ha affermato Mikael Soederlindh, CEO del marchio svedese di calzetteria Happy Socks. “Abbiamo incontrato molti proprietari di department stores e mall che ci hanno detto che quest’anno apriranno moltissimi negozi, chiedendoci di quanti store avevamo bisogno “cosa che in Europa non esiste”. Della stessa opinione anche Bomboogie, il marchio torinese che ha approcciato la Cina per la prima volta. “Abbiamo deciso di partecipare a Novo Mania perché la Cina ci sembra un mercato interessante, e qui abbiamo incontrato sia buyer che visitatori “quello che ci serve per farci conoscere” ha affermato Massimiliano Zeloni, direttore commerciale del marchio. “Abbiamo dei buoni risultati sia in Giappone sia in Corea del sud e il nostro obiettivo è di estendere l’area asiatica, dato che l’Europa e l’Italia sono per noi un mercato positivo ma comunque maturo. Dalle prossime stagioni ci avvicineremo anche al Nord America”. Alla sua seconda edizione, Novo Mania ha raddoppiato il numero di espositori, passando da 60 a 125 marchi. “Raddoppiare il numero di espositori a distanza di un solo anno è un dato significativo” ha affermato Fang. “Siamo molto soddisfatti, a tal punto che per il 2012 abbiamo in programma di raddoppiare il numero degli appuntamenti annuali anziché mantenere una sola data come ora” ha concluso il presidente. Fang ha spiegato inoltre che il potenziale di questa manifestazione sta nella capacità di differenziarsi dalle altre fiere di abbigliamento cinesi “che sonotutte uguali e per nulla emozionali”, ma soprattutto nel fatto che i principali consumatori cinesi ad oggi sono le generazioni comprese tra gli anni ’80 e ’90, che prediligono per l’appunto i marchi sportswear e urban.