Corneliani torna a Pitti Immagine Uomo festeggiando i 60 anni dalla fondazione dell’azienda di abbigliamento maschile creata da Claudio e Carlalberto Corneliani a Mantova.
“Per noi Pitti è la piattaforma ideale per poter presentare i valori e i contenuti del nostro marchio in maniera coerente con ciò che è la rappresentazione del brand a livello di distribuzione sia retail che wholesale”, motiva a PambiancoTV Paolo Roviera, AD dell’azienda dal 2016. Proprio durante la fiera toscana è stato lanciato un progetto inedito: “Siamo live con la nostra nuova piattaforma digitale, sarebbe riduttivo parlarne solo di sito e-commerce. L’online e il digitale rappresentano sicuramente una delle sfide e delle opportunità più importanti per chi fa il nostro lavoro; io non credo che il web sostituirà il mondo fisico, credo che chi fa retail anche fisico debba utilizzare l’online come amplificatore del proprio messaggio. Il nostro sito è capace di esprimere i contenuti e i valori di questo marchio, l’obbiettivo è quello di fare in modo che ciò che vedete nel sito possa essere ritrovato nei nostri store fisici sia in termini di esperienza che di storytelling”, spiega l’AD dell’azienda di cui due anni fa la società di private equity Investcorp ha acquisito la maggioranza di capitale.
Il fatturato 2017 di Corneliani si è chiuso flat rispetto all’anno precedente toccando quota 111 milioni di euro, “Il mix del nostro fatturato è cambiato perché in questo anno abbiamo deciso di concentrarci molto sui marchi di proprietà e meno sulle produzioni che Corneliani fa per altri marchi. Abbiamo cominciato a investire in maniera importante sul nostro retail non soltanto in termini fisici ma anche di struttura, gli sviluppi di vedranno già nel 2018 con l’apertura di un nuovo negozio a Roma, con l’opening di un secondo negozio a Londra ed eventualmente in altre città”.
Tra gli obbiettivi di Corneliani c’è la creazione di un legame conforme con il cliente finale a prescindere dal punto vendita in cui desidererà acquistare un prodotto del brand. “L’importante – conclude Roviera – è pensare che l’integrazione tra i negozi gestiti direttamente e quelli gestiti da partner possa finalmente sfruttare una struttura creata in azienda capace di garantire un livello di esperienza omogenea da parte del consumatore finale”.