Ferretti Group, il secondo player mondiale della nautica, ha archiviato il 2016 con un valore consolidato della produzione pari a 562,5 milioni di euro, in crescita del 36% rispetto al 2015, e migliore delle attese fissate a 556 milioni di euro. La redditività ha superato la soglia dei 50 milioni di ebitda, assestandosi a 52,7 milioni rispetto ai 7 milioni di euro dell’esercizio precedente. Il 2016 segna il primo esercizio finanziario in utile del gruppo dal 2008, con un utile netto dopo le tasse passato dai -29 milioni del 2015 ai +14,1 milioni del 2016. La raccolta ordini dei marchi seriali del gruppo, che fa capo al colosso cinese Weichai dal 2012, a fine 2016 è stata pari a 401 milioni di euro ed è cresciuta in soli due anni di oltre 170 milioni di euro. Per il primo trimestre 2017, chiuso il 31 marzo, il valore di produzione è stato pari a 145,8 milioni di euro, mentre l’ebitda si è assestato a 11,3 milioni di euro con un utile già oltre i 4 milioni di euro.
“Dopo due anni di ingenti perdite, sono molto contento di festeggiare questi risultati. E anche il primo trimestre dell’anno sta andando bene, si figura all’orizzonte un buon 2017”, ha commentato Alberto Galassi, AD di Ferretti Group. “Abbiamo anticipato di un anno il piano triennale. Dovevamo essere a brek-even nel 2016 e in utile nel 2017, siamo invece in utile, a due cifre, già nel 2016 e lo miglioreremo nel 2017, sempre che qualcosa non stravolga i piani globali. Siamo, infatti, molto sensibili all’andamento della macroeconomia, della politica, insomma abbiamo bisogno di pace e tranquillità, la gente deve essere serena per comprare una barca altrimenti non lo fa. Nel periodo, i principali driver di crescita sono stati i nuovi modelli, tre anni fa, infatti, abbiamo fatto una mossa azzardata investendo 50 milioni di euro per rinnovare completamente la gamma prodotto, ovvero la realizzazione di 24 modelli in tre anni, che nella nautica sono tanti, e questo ha pagato portando via quote di mercato alla concorrenza. Più del 70% delle vendite del 2017 a budget arrivano appunto dai modelli nuovi”.
I principali mercati del gruppo, che rappresentano circa il 55-60% delle vendite, sono l’Europa, il Medio Oriente e l’Africa, la restante quota arriva da Stati Uniti, Sud America e Asia Pacific. “L’area europea sta andando bene, alcuni Paesi stanno registrando buoni risultati e timidi segnali di ripresa arrivano anche dall’Italia”, ha continuato Galassi.
“Il marchio più performante è stato Custom Line che è il marchio Ferretti di barche sopra i 30 metri, e Riva che è il brand per eccellenza che quest’anno compie 175 anni. L’obiettivo per il futuro è continuare a crescere bene, non avere fretta di raggiungere volumi importanti e consolidare la crescita perché ci aspetta un salto importante nel 2019-210. Ci piacerebbe anche pensare a nuove acquisizioni, in termini di marchi interessanti che si stanno affacciando al mercato, e a investimenti nell’immobiliare”.
Il Gruppo Ferretti ha annunciato ulteriori investimenti per 46,4 milioni di euro, di cui 25 milioni in ricerca e sviluppo e 21,4 milioni nella crescita della capacità produttiva. Gli investimenti pianificati sui cantieri tra fine 2017 e il 2018 potrebbero portare anche a un piano di assunzioni per 80 giovani in tutti i siti produttivi, dislocati fra Lombardia, Liguria, Emilia-Romagna e Marche.