L’azienda specializzata nell’ideare e sviluppare canali di e-commerce con un approccio modulare e sartoriale punta sulla moda, che vale il 70% dell’intero giro di affari, ma anche su sportswear, design e food. Nel futuro della realtà veneziana, che accanto alle collaborazioni storiche come quella con La perla e Santoni ha aggiunto di recente anche quella con Philipp Plein, c’è la multicanalità e il mobile. Christian Nucibella, fondatore e CEO di FiloBlu, racconta i progetti.
FiloBlu lavora da diversi anni nel settore dello sviluppo e-commerce, quanto vale la moda per l’azienda?
Da quando la società è nata, cinque anni fa, la moda (nel portfolio ci sono, per esempio, P.A.R.O.S.H., Neil Barrett, Original Marines, Attilio Giusti Leombruni, MCS) è diventato il settore più importante, insieme con lo sport (Tucano Urbano, Macron). Ultimamente, abbiamo anche aggiunto una parte dedicata alla cosmesi e al design. Nel nostro percorso di crescita ci sono collaborazioni storiche, come Liu Jo e La perla, ma ci sono anche le più recenti, come quella siglata un anno fa con Santoni e la new entry Philipp Plein, un marchio internazionale e in fortissima crescita che conferma la nostra dimensione anche fuori dall’Italia. Parlando di numeri, nei primi sei mesi del 2014 abbiamo registrato una crescita quasi esponenziale: quest’anno moltiplichiamo per quattro il fatturato, inoltre abbiamo fatto 40 nuove assunzioni. Filoblu, infatti, ha deciso di mettere al centro il team, perché oggi i brand hanno sempre più bisogno di un partner strategico che permetta loro di mettere il marchio al centro di un percorso complessivo; di conseguenza, trovare nuove soluzioni e innovazioni richiede competenze, oltre che un team molto forte.
Quali sono i Paesi nei quali operate?
Siamo presenti in Italia, dove abbiamo l’headquarter a Venezia, un ufficio a Milano e uno a Napoli, mentre a inizio anno abbiamo aperto uno spazio a Londra. La prospettiva entro il 2014 è aprire anche negli Stati Uniti, in quanto FiloBlu opera in due ambiti, che sono la fornitura di servizi insieme con il supporto di consulenza per la crescita del brand e la gestione in toto dell’ecommerce (full outsourcing) che richiede una dimensione internazionale. Per stare vicino ai clienti con un customer care, una logistica e un sevizio che sia molto veloce, è richiesto da parte dei brand di riuscire a essere presenti sui mercati più importanti. Oggi, vendiamo in tutto il mondo dall’Europa con partnership localizzate in Cina e negli Usa. La prossima tappa sarà affermare una forte presenza negli Usa, con una società e una logistica, per poi arrivare direttamente in un mercato molto articolato e complesso come la Cina.
Quali sono gli altri progetti per il futuro di FiloBlu?
Nel futuro ci sono la multicanalità e la tecnologia mobile, oltre che nuove iniziative e start up. Quest’anno, per esempio, ne abbiamo due: la prima permette di acquistare un prodotto tramite video interattivi, magari subito dopo la sfilata; la seconda prevede una card multimediale che consente di mandare un regalo a casa, insieme con un video augurale che può essere visualizzato sul telefonino.