Gli investimenti di Genagricola non si limitano alla cantina e alla tecnologia, passaggi necessari per il salto di qualità dei suoi vini che puntano a diventare icone, come quelli prodotti nel tre tenute top del gruppo controllato da Assicurazioni Generali: Torre Rosazza in Friuli Venezia Giulia, Bricco dei Guazzi in Piemonte e Costa Arente in Valpolicella. Un focus specifico di spesa riguarda infatti la ristrutturazione degli immobili presenti nelle sue tenute perché, come spiega a Pambianco Tv l’amministratore delegato Alessandro Marchionne: “Vogliamo far conoscere i luoghi dove produciamo il vino. E per farlo, vogliamo disporre di strutture all’interno delle quali accoglieremo gli operatori internazionali, la stampa e i nostri clienti. E poi c’è tutta una strategia commerciale basata sul rafforzamento del personale dedicato all’export. Ma non ci dimentichiamo dell’Italia e manterremo forte la struttura di agenti già strutturata sul territorio nazionale”.
Tra le ristrutturazioni, spicca quella del secentesco Palazzo De Marchi a Torre Rosazza, che sarà utilizzato in chiave hospitality e tasting. Nella stessa tenuta, Genagricola sta realizzando un banco di selezione delle uve per completare l’upgrade qualitativo dei vini più rappresentativi e in particolare Ribolla gialla, Pinot bianco e Pinot grigio.
L’altro mega progetto in fase di realizzazione è l’apertura di Ca’ Corniani, proprietà situata in Veneto orientale a pochi chilometri dalla spiaggia di Caorle con ben 1.770 ettari di estensione, con la realizzazione di 32 km di piste ciclabili al suo interno, dando così ai milioni di turisti che affollano le località balneari venete di entrare in un altro mondo, quello rurale. “Vogliamo valorizzare l’agricoltura italiana, che non è solo vino. E la nostra azienda, con 14 mila ettari di proprietà, è la più grande d’Italia nel settore primario”, ha precisato Marchionne.
Infine, sta per essere inaugurato l’impianto di appassimento per le uve della Valpolicella nella tenuta Costa Arente, l’ultima acquisita da Genagricola in ambito vitivinicolo. “L’impianto avrà impatto zero dal punto di vista ambientale e quest’anno in Valpolicella avremo il primo vino prodotto direttamente da noi”, ha concluso Marchionne.