Si è tenuta questa mattina a Milano la conferenza di presentazione della 104esima edizione di Mipel, la mostra internazionale di pelletteria e accessori. Principale novità della quattro giorni (dal 15 al 18 settembre) che si terrà negli spazi di Fiera Milano a Rho è la digitalizzazione. Ad affiancare il sito, infatti, da quest’anno ci sará @Mipel, una piattaforma che dà vita a una fiera online. “Al suo interno – spiega il direttore generale di Mipel e Aimpes Mauro Muzzolon a Pambianco TV – sarà possibile per le aziende interessate vendere al dettaglio le proprie collezioni attraverso il servizio di e-commerce. Abbiamo a che fare con piccole e medie imprese che non hanno molte risorse da investire in questo campo, per cui abbiamo intenzione di sfruttare al massimo le possibilità che le nuove tecnologie stanno offrendo e stiamo lavorando a un portale di vendite per accompagnare per mano le nostre aziende e far sì che la fiera, oltre i due appuntamenti durante l’anno, diventi digitale e duri 365 giorni”.
Ma la conferenza è stata anche occasione per fare il punto sul settore. Secondo i dati diffusi daAimpes (Associazione italiana manifatturieri pelli e succedanei), nel primo trimestre 2013 l’export ha continuato a trainare il settore segnando un +11,9% a 1,4 miliardi di euro. Un valore che conferma in sostanza l’andamento del 2012, chiuso a 5 miliardi di esportazioni totali (+13,3% sul 2011), contro il segno negativo davanti all’indicatore dei consumi nazionali di pelletteria (-4,4% in quantità e -4,8% in valore sul 2011). La crescita della domanda internazionale, comunque, nel 2012 ha spinto verso l’alto i livelli produttivi nazionali che, comprensivi di outsourcing, hanno superato i 5 miliardi (+12,9%) a prezzi ex fabrica.
“Questo settore ha un andamento schizofrenico – afferma Muzzolon – da una parte vanno molto bene le esportazioni, che sono aumentate del 19%, dall’altra registriamo una grossa sofferenza sul mercato interno, dove perdura il crollo dei consumi con un -5%, tanto che siamo ai livelli di vendita dell’anno 2000″. Insomma, si sopravvive con l’esportazione e ora i Paesi sui quali bisogna puntare sono “Russia, Corea, Giappone e Cina” conclude Muzzolon.
Le imprese sono state sostenute, oltre che dalla propensione all’export, anche dalla sempre crescente domanda di prodotti in pelle (+15,7% nel primo trimestre 2013), una fascia ‘governata’ in buona parte dal segmento lusso e dai suoi brand, i quali hanno avviato un riposizionamento verso l’alto della loro offerta. A complicare la situazione, peró, sono il mercato parallelo e la contraffazione: “L’etichettatura è un problema di carattere europeo, ma il Parlamento non vuole procedere al ‘made in’ obbligatorio – dice Muzzolon- noi ci stiamo muovendo con i nostri apparati statali. Sul fronte interno abbiamo creato un settore della fiera solo per i produttori ‘made in’”.
Alla fiera, che presenterà i must have della primavera/estate 2014, si attendono soprattutto buyer proveniente dall’Estremo Oriente: “I visitatori su questi mercati hanno già importanti presidi e cercano la creatività, soprattutto quella di noi italiani” spiega il presidente di Mipel e Aimpes Giorgio Cannara a Pambianco TV.