Il Denim Day arriva anche in Italia grazie alla Guess Foundation Europe che, in collaborazione con The Circle Italia e Di.Re (Donne in rete contro la violenza), il 29 maggio organizzerà la giornata contro la violenza sulle donne. Nato 15 anni fa a Los Angeles, il movimento risponde alla sentenza della Corte di Cassazione italiana del 1998 che annullò la condanna per stupro su una ragazza che aveva indosso un paio di jeans aderenti. “Una sentenza oltraggiosa, cui oggi diciamo ‘no’ anche in Italia”, racconta a PambiancoTv Paul Marciano, CEO e direttore creativo di Guess, in occasione dell’evento di presentazione. “Molti magazine ci stanno supportando con pagine pubblicitarie gratis su questo evento. E nei nostri store dal 16 al 29 maggio, il 10% degli utili per ogni paio di jeans venduto andrà a Di.Re, associazione italiana contro la violenza sulle donne. Abbiamo in programma di devolvere almeno 150mila euro all’organizzazione”.
Interrogato sulle sorti dei lavoratori dello stabilimento Guess a Crevalcore (Bologna), la cui chiusura è stata annunciata lo scorso marzo, Marciano spiega a PambiancoTv: “Abbiamo un grande ufficio a Firenze, dove trasferiremo i lavoratori di Milano e Bologna. Non è una chiusura vera e propria, dunque, ma piuttosto un trasferimento”. E alla domanda sugli esuberi, l’imprenditore fa sapere: “Credo che alcuni dipendenti abbiano scelto di non trasferirsi a Firenze, mentre la forza lavoro verrà ridotta in seguito alle performance negative di Guess by Marciano negli ultimi tre anni”.