Herno celebra in grande un anniversario importante durante Pitti Uomo. Il marchio italiano ha inaugurato ieri l’istallazione L.I.B.R.A.R.Y. aperta fino a domani all’interno della Stazione Leopolda per festeggiare i 70 anni della fondazione e i 50 di presenza in Giappone.
“Abbiamo scelto di raccontantarci – ha dichiarato a PambiancoTV il presidente e CEO Claudio Marenzi – attraverso la libreria, elemento presente all’interno della nostra azienda ma anche in showroom e nei negozi Herno”. Proprio come una libreria, il percorso espositivo svela l’archivio dell’azienda tra passato, presente e futuro. “Ci sono oggetti – spiega il manager – che ricordano i primi anni di attività accostati a capi, video storici di mio padre e altri che testimoniano le innovazioni tecnologiche degli ultimi anni”.
“Da 50 anni siamo in Giappone sempre con lo stesso partner, il Paese resta il nostro primo mercato dopo l’Italia e, anche se in generale sta vivendo una lieve flessione, per noi è sempre molto importante e continuiamo a consolidarci”, spiega Marenzi, sottolineando anche il lavoro svolto Oltreoceano: “Cinque anni fa gli Stati Uniti valevano 1/3 del Giappone, ora sono molto vicini, da sesto mercato estero sono diventati il secondo. Nonostante sia un mercato che ultimamente non brilla, siamo cresciuti e abbiamo aperto anche uno store a New York nel quartiere di Soho”.
Il futuro economico di Herno si accinge a superare una tappa importante: “Il 2017 si è chiuso sopra i 96 milioni di euro (il 66% dei quali provenienti dai mercati esteri, ndr), in aumento rispetto agli 83 del 2016 e pensiamo di chiudere il 2018 tra i 105 e i 106 milioni; una crescita constante consolidata in tutti i mercati dove siamo presenti, accompagnata da uno sviluppo strutturale in linea con le aspettative del consumatore finale”, conclude il CEO.
L.I.B.R.A.R.Y., acronimo di Let Imagination Break Rules And Reveal Yourself, è un percorso che si avvale di contenuti di archivio dell’opificio di fine ‘800 a Lesa accostati all’installazione interattiva ‘Water echoes’ progettata da Studio Azzurro, a foto di archivio, numerosi contributi video, spazi green e dozzine di capi Herno. Nella parte finale dell’esposizione alcuni studenti di Polimoda Firenze e dell’Osaka Institute of Fashion interpretano attraverso la propria creatività lo stile del brand, con l’aiuto di sarte specializzate all’interno di un piccolo laboratorio che ricrea quello di Lesa.