È tempo di fare un salto di qualità per Hublot. Il marchio, nato negli anni 80, rilanciato nel 2005 dal guru dell’orologeria Jean-Claude Biver e dal 2007 di proprietà di Lvmh, oggi è tra i brand giovani che si stanno affermando meglio nel mercato delle lancette sportive grazie alla strategia di sponsorship ai massimi livelli dello sport mondiale (tra le altre, Los Angeles Lakers, Juventus e, l’ultima, con Ferrari). A Baselworld 2013, Hublot ha introdotto nel Big Bang, il suo modello icona, il primo movimento di manifattura, l’Unico.
“Per noi significa salire di livello ed entrare in un segmento nuovo – commenta al microfono di Pambianco Tv il brand director Diego Bertani -. Dopo aver lavorato sulla ricerca nei materiali, come il titanio, il tungsteno e il Magic Gold (oro non scalfibile composto al 25% da alluminio, brevetto di Hublot, ndr), oggi puntiamo alla parte meccanica. Stiamo sviluppando anche altri movimenti nella manifattura a Nyon. La partnership con Ferrari, per cui abbiamo creato un masterpiece con riserva di carica di 45 giorni, va in questa direzione”. Il movimento Unico sarà applicato anche alla lineaClassic Fusion che, insieme al Big Bang, “sarà il pilastro della nostra offerta”, spiega Bertani. “Hublot ha successo anche perché è trasversale, piace ai giovani ma anche ai collezionisti”.
In Italia Hublot ha messo a segno un rialzo a doppia cifra nel 2012. “Per ora – conclude il manager – abbiamo basato la crescita sui mercati tradizionali, Usa in testa. In Cina siamo entrati solo negli ultimi anni e quest’anno avremo un incremento”.