Si chiude oggi la mostra “Capi d’Opera. Le eccellenze del saper fare a Milano e in Lombardia”, organizzata a Milano nel Museo di Palazzo Morando dalla Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte in occasione delle Giornate Europee dei Mestieri d’Arte. Sponsorizzata daVacheron Constantin e curata dall’architetto e designer Ugo La Pietra, la mostra ha posto l’attenzione sul saper fare milanese e lombardo.
Esposti quindi oltre a oggetti della tradizione artigiana, come marionette, pipe, coltelli, pizzi e costumi teatrali, anche il lavoro dal vivo dei maestri degli atelier delle decorazioni di moda diPino Grasso, della pelletteria di Valextra, di strumenti di liuteria e della Scuola Orafa Ambrosiana, ma anche il maestro laccatore giapponese Munenori Yamamoto, invitato a decorare i quadranti dei propri orologi da Vacheron Constantin.
La maison ginevrina è da tempo mecenate della cultura e già dal 2011 è partner delle Giornate Europee dei Mestieri d’Arte. “Sponsorizzare questi eventi – ha dichiarato Julien Marchenoir, Brand Equity & Heritage Director – è un modo per promuovere il savoir faire e l’eccellenza, valori parte del nostro Dna”. Il brand del Gruppo Richemont, che quest’anno in occasione dei 100 anni dal lancio della forma tonneau ha ridisegnato la sua collezione Malte con 4 nuovi modelli tra cui un Tourbillon, è la più antica manifattura di alta orologeria, attiva dal 1755.
“La nostra storia – ha proseguito Marco Pagani, direttore generale Italia – è un elemento di rassicurazione del consumatore e un punto di forza, un grande patrimonio a cui ispirarsi e che ha permesso di trasmettere di generazione in generazione le competenze. Per mantenere vive le maestranze, da diversi anni abbiamo una scuola interna da cui escono ogni anno circa 15 orologiai formati secondo le nostre esigenze”.
Ma come coniugare una tradizione di 225 anni con l’innovazione? “La volontà di migliorarsi sempre non manca”, conclude Pagani. “D’altronde uno dei motti di Constantin era: ‘Fare meglio se possibile. Ed è sempre possibile’”.