Il 2013 sarà ricordato come un anno riflessivo per il settore del tessile italiano, ma la speranza è che quest’anno prosegua quella spinta positiva iniziata nella seconda metà del passato esercizio e che si lega alla ripresa della locomotiva europea. Così, la 18esima edizione di Milano Unica, il salone italiano del tessile si apre con qualche concreto segnale di speranza, come ha sottolineato nella conferenza stampa di apertura il presidente di Milano Unica Silvio Albini. “Dopo sei trimestri negativi, si interrompe il calo nel terzo trimestre con un più 5% delle vendite”, ha dichiarato Albini. Segnali positivi che però non hanno consentito di archiviare positivamente l’anno: il 2013 ha visto un decremento del fatturato del 2,4% (a 7,8 miliardi di euro) ed esportazioni calo dell’1,4% mentre le importazioni sono salite del 3,2 per cento. Tra le esportazioni, nei primi nove mesi dell’anno le aree intra Ue si sono rivelate più favorevoli (-2%) rispetto a quelle extra Ue (-4,4%).
Anche l’occupazione del comparto continua a risentire gli effetti negativi della crisi. Secondo un’indagine campionaria congiunturale del centro studi Smi, nei primi nove mesi dello scorso anno l’occupazione nel settore cotoniero è calata del 7% mentre quella del segmento laniero è rimasta stabile. Così, nel corso dell’anno sono state 500 le aziende costrette a chiudere i battenti, quasi il 3% in più rispetto a un anno va. E la variazione in negativo spiega anche il calo degli espositori di quest’appuntamento con il tessile: 398 contro i 417 dell’edizione del 2013.
Guardando al futuro, l’intento internazionale sarà uno dei punti di forza del prossimo salone di settembre con una rappresentanza di espositori giapponesi all’interno di un’area speciale frutto di un accordo con Jfw Organization, l’associazione giapponese che riunisce gli industriali tessili e dell’abbigliamento , designer e distributori. Un’apertura ulteriore verso l’estero che anticipa in qualche modo l’appuntamento con l’Expo 2015 per il quale è allo studio una fattiva sinergia tra istituzioni e rappresentanti industriali della categoria del tessile-moda confermata dalla presenza oggi del presidente di Expo 2015 Diana Bracco che ha sottolineato come gli investimenti esteri abbiano superato il miliado e 300 milioni. Anche Milano affila gli artigli per mostrare un’inedita sinergia tra moda e design. Secondo quanto rivelato ai microfoni di Pambianco tv dall’Assessore alla Moda e Design del Comune di Milano, Cristina Tajani, “il progetto per Milano è all’analisi del premier Enrico Letta e a breve ci sara una ulteriore riunione per discutere delle possibilità di finanziamento da parte del Governo, al termine della quale saremo pronti a presentarlo”.