“Il 2019 non si è concluso in modo positivo per il tessile italiano e anche il 2020 si apre con diversi fattori di incertezza. Tuttavia, come imprenditori, dobbiamo avere coraggio e far fronte alle sfide nel modo corretto, con una visione di lungo termine. Le aziende, se necessario, devono innovare e avere la forza di cambiare e guardare a mercati, come l’Africa, che oggi sembrano lontani e che hanno un enorme potenziale”. A parlare ai microfoni d Pambianco Tv è Ercole Botto Poala, presidente di Milano Unica, che nella giornata di ieri ha inaugurato il salone italiano del tessile di alta gamma insieme a Carlo Maria Ferro, presidente dell’Agenzia Ice, Michelangelo Pistoletto, Marino Vago, presidente Sistema Moda Italia, e Ivan Scalfarotto, sottosegretario di stato al Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale.
A Rho Fiera Milano sono presenti 477 aziende del settore, in leggero aumento rispetto a quelle ospitate lo scorso febbraio. Il focus è sulle proposte tessili P/E 2021. Sono 80 gli espositori europei, in linea con l’ultima edizione invernale della rassegna. Nell’ordine i Paesi più rappresentati sono: Francia, Gran Bretagna, Portogallo e Svizzera. In occasione dell’avvio della fiera, sono stati resi noti i dati economici del settore relativi allo scorso anno. Nello specifico, sulla base dei dati stimati dal Centro Studi di Confindustria Moda, il 2019 della tessitura italiana (che conta i comparti laniero, cotoniero, liniero, serico e a maglia) si dovrebbe chiudere con un fatturato complessivo in calo del 4,7% a circa 7,6 miliardi di euro, conseguenza del calo dei consumi interni e delle esportazioni (-3,8%). Tra i Paesi che hanno meglio performato ci sono, tra gli altri, Usa (+3,1%), Francia (+2,2%)e Giappone (+8,5%), i quali non sono però riusciti a compensare i risultati negativi di Germania (-15,3%), Cina (-6,5%) e Hong Kong (-19,2%), alcuni dei principali mercati di riferimento.
“Di fronte alle incertezze determinate dalla situazione politica ed economica -ha continuato Botto Poala – possiamo solo alzare l’asticella del nostro impegno per un’industria sempre più sostenibile e che, allo stesso tempo, sa elevare anche il livello creativo delle sue proposte. Tutto questo anche per meglio intercettare le richieste del mercato, sempre più condizionato dalla sensibilità delle giovani generazioni. Non a caso, in questa edizione di Milano Unica, le proposte del Progetto Sostenibilità vengono integrate all’interno delle Tendenze, con l’intento di mettere al centro la relazione tra innovazione e temi green”.
Al termine degli interventi dell’evento inaugurale, Botto Poala, arrivato al termine del suo mandato, ha annunciato che a raccogliere il testimone sarà Alessandro Barberis Canonico, AD di Vitale Barberis Canonico e presidente di Ideabiella.
Il tessile abbigliamento è il secondo settore manifatturiero del nostro Paese e rappresenta una quota importante del commercio italiano con l’estero. “L’export italiano può guardare al 2020 con fiducia – ha spiegato a Pambianco Tv Carlo Maria Ferro, presidente dell’Agenzia Ice -. I dati preliminari del 2019 ci dicono che le esportazioni sono cresciute del 3,9%, guadagnando quote di mercato sul commercio mondiale e arrivando al 5,5 per cento. Detto questo, entriamo in un anno caratterizzato da fattori di incertezza come la Brexit, l’applicazione di dazi e le epidemie. Dobbiamo però avere una visione di lungo termine e, come dimostrano eventi come Milano Unica, l’eccellenza del made in Italy, le innovazioni e il rispetto di criteri di sostenibilità rafforzano il posizionamento delle produzioni italiane nel mondo”.