E’ stato uno dei brand più cool degli ultimi anni nel mondo dell’abbigliamento sportswear, in Italia e non solo. Poi come spesso accade, l’eccesso di successo porta il brand a rivedere le strategie, con scelte anche coraggiose. Oggi Lando Simonetti, deus ex-machina del brand argentino si racconta a Pambianco Magazine, insieme al suo nuovo amministratore delegato dell’Europa Enrico Roselli che, per scelta di Simonetti, non viene dal settore.
Dopo la chiusura del rapporto con Indas circa due anni fa avete deciso di ripartire da zero. Ci può spiegare meglio questo percorso?
Enrico Roselli: In prossimità della scadenza naturale della licenza per la produzione e distribuzione di abbigliamento che avevamo con la Indas, abbiamo sentito la necessità di riorganizzare completamente la struttura aziendale per molti motivi.
La chiusura del rapporto non è stata fra le più semplici perché abbiamo dovuto intervenire con degli investimenti abbastanza importanti per preservare l’immagine ed il posizionamento di La Martina. Abbiamo dovuto, ad esempio, intercettare e riacquistare una parte di stock che rischiava di compromettere la distribuzione selettiva che abbiamo sempre mantenuto. Nel contempo abbiamo raggiunto degli accordi di transizione con la Compagnia delle Pelli, che abbiamo mantenuto come licenziatario per la pelletteria e abbiamo coinvolto anche sull’abbigliamento.
In che senso e come mai avete scelto proprio la Compagnia delle Pelli?
E. R. La riorganizzazione è stata fatta per raggiungere efficienza e professionalità al 100%, con l’obiettivo di puntare sul retail. Compagnia delle Pelli ha dimostrato di essere un’azienda seria, al punto che lei stessa ha fatto fronte ad una riorganizzazione interna, che ha visto la divisione dei due soci e la società rimanere al dott. Bettinelli. Per questo non solo abbiamo riconfermato il rapporto con loro, ma lo abbiamo anche ampliato, facendo diventare Compagnia delle Pelli il nostro distributore per l’abbigliamento in Italia.