Dopo un biennio in territorio negativo, nel 2014 il fatturato del Tessile-Moda italiano inverte il trend e torna ad una dinamica positiva, stimata nell’ordine del +3,3% su base annua. Lo ha comunicato durante la presentazione degli eventi di Pitti Immagine, il presidente Gaetano Marzotto che ha anche dato un primo quadro sull’andamento del settore moda nei primi tre mesi dell’anno. Secondo i dati di Smi, che conferma le stime rilasciate lo scorso marzo, il turnover complessivo 2014 passerebbe così sui 52,4 miliardi di euro. “Vediamo segnali positivi – ha dichiarato Marzotto a Pambianco TV – che arrivano dai dati forniti da Smi-Sistema Moda Italia, secondo cui le nostre aziende stanno esportando di più, con una previsione di vendite maggiori sia all’estero sia in Italia, oltre al fatto che nel 2014 il sell-out ha messo a segno maggiori consumi in Europa, piuttosto che negli Usa e in Asia.”.
Il bilancio settoriale 2014 beneficia del buon andamento delle vendite sui mercati internazionali, nonché di una ripartenza del mercato interno intra-filiera, sostenuto anche dalla ripresa dell’import; di contro, i consumi finali delle famiglie si sono confermati in flessione, pur decelerando rispetto ai gravosi risultati degli anni precedenti.
In prospettiva, secondo l’Indagine Congiunturale del Centro Studi Smi su un panel di un centinaio di imprese operanti in tutti gli stadi della filiera Tessile-Moda, il 2015 si è aperto con segnali in chiaroscuro, che prospettano un altro anno tutto in salita per il settore. “Sulla base – si legge nella nota – delle elaborazioni effettuate sui dati di fonte interna aziendale (pur ancora provvisorie e, pertanto, soggette a possibili rettifiche), nel primo trimestre dell’anno le aziende del Tessile-Moda a campione presentano un fatturato complessivamente stabile sui (più che discreti) livelli del gennaio-marzo 2014 (+0,1%), sintesi peraltro di un andamento nuovamente dicotomico tra il mercato nazionale, ritornato contraddistinto da un segno negativo (-1,7%), e il mercato estero, confermatosi in territorio positivo (+1,4%)”.
Marzotto è apparso più ottimista. “La previsione per il 2015 – ha ripreso il presidente – sarà di un’ulteriore crescita del 5%, grazie in particolare al rinnovamento della moda italiana, non solo nella qualità dei prodotti, ma soprattutto nel servizio e nella distribuzione. Con Pitti Immagine abbiamo un programma con il Mise (Ministero dello Sviluppo economico) per attrarre nuovi consumatori dall’Asia e in particolare da quei Paesi più centrali che hanno circa un miliardo di new consumers che non aspettano altro di conoscere l’eleganza accessibile del Made in Italy. Infine l’impressione è positiva anche grazie alla svalutazione dell’euro nei confronti del dollaro che ha portato più consumatori americani e alla discesa del prezzo del petrolio che ha aumentato il potere d’acquisto delle famiglie italiane”.