Cantina Produttori di Valdobbiadene festeggia i primi 70 anni con una magnum speciale, un nuovo look per le proprie bottiglie e un secondo bilancio di sostenbilità. Fondata nel 1952, ad oggi la cooperativa genera ricavi per oltre 56 milioni di euro e raccoglie 600 soci che si prendono cura di mille ettari di vigneti distribuiti nelle tre denominazioni del Prosecco.
Tra i territori in cui opera la realtà veneta ci sono le rive, ovvero pendii talmente scoscesi da rendere impossibile la meccanizzazione e che prendono il nome dalla frazione in cui si trovano. Ed è proprio dalle Rive di San Giovanni, toponimo della frazione in cui ha sede la cantina, che proviene la magnum che la cooperativa ha lanciato in occasione dei suoi 70 anni, la quale va ad aggiungersi alle altre tre etichette esistenti a marchio Cantina Produttori di Valdobbiadene che provengono dalle Rive di Colbertaldo, di Guia e di Col San Martino. Con il marchio Val D’Oca, che serve l’horeca, sono in commercio altre tre Rive: di Colbertaldo, di Santo Stefano e di San Pietro di Barbozza.
Tra gli altri ‘regali’ c’è il restyling che ha coinvolto la linea Scudi per Cantina Produttori Valdobbiadene e la gamma Millesimati per Val D’Oca e che rapprese inizio di un percorso che gradualmente investirà tutte le linee di prodotto. “Ci abbiamo lavorato per un paio d’anni – spiega a Pambianco Wine&Food il direttore generale Alessandro Vella – e partendo da un analisi del percepito siamo arrivati a due nuove immagini più moderne, attuali, eleganti e pulite che danno immediatamente il significato di cosa rappresentano”. Da un lato, Cantina Produttori di Valdobbiadene, ovvero “brand della tradizione e della cooperazione per il quale abbiamo ripreso il logo degli anni 50/60 modernizzando i due scudi e legandoli all’ambiente e alla terra”. Dall’altro Val d’Oca, per la quale è stato studiato un “un grappolino in allegagione che rappressenta lo sviluppo dal fiore al frutto e lo sviluppo di noi stessi e della nostra cantina”.
La cantina ha inoltre appena presentato il secondo bilancio di sostenibilità riportando “ottimi risultati sotto tutti i tre parametri”, spiega Vella. Dal punto di vista sociale, “abbiamo organizzato tantissime attività nel territorio. Disponiamo infatti all’interno del nostro consiglio di amministrazione della Commissione per le Erogazioni Liberali che gestisce un budget per questo tipo di attività nel sociale”. I risultati si misurano anche dal punto di vista economico “perché usciamo da un anno record in quanto abbiamo liquidato le uve ai nostri soci in maniera molto importante”, a cui si aggiungono i record a livello di fatturato – 56 milioni di euro (+20%) – e di produzione con 15,8 milioni di bottiglie. A livello di sostenibilità ambientale invece “siamo l’unica cantina in veneto e probabilmente in Italia con tutte le certificazioni: Viva, già ottenuta nel 2020, la Sqnpi – Sistema di Qualità Nazionale di Produzione Integrata per tutti gli ettari di vigneto e l’appena ottenuta Equalitas.
A febbraio 2022 la cantina ha inoltre ottenuto il Premio AGRIcoltura100, promosso da Confagricoltura e Reale Mutua per valorizzare il contributo dell’agricoltura alla sostenibilità.