È prima di tutto un creativo Rocco Pistolesi, artefice dello stile delle calzature Rocco P. coadiuvato dal fratello Eusebio, nella veste di direttore commerciale. Fattosi le ossa nell’azienda di famiglia Pistolesi ha lanciato nel 1991 la sua prima collezione. Da allora lavora costantemente senza dimenticare la sua filosofia: essere libero di esprimersi, svincolato dai condizionamenti dei trend e delle politiche commerciali.
L’azienda è giunta al 50° anno di attività, come avete deciso di festeggiare questo traguardo?
Innanzitutto va detto che è già una grande soddisfazione per me e mio fratello aver portato avanti con successo l’azienda di famiglia. Per l’occasione abbiamo presentato degli stivali da donna unici, una limited edition di 20 paia (nella foto). Vorrei farne di più, ma non credo riuscirò a reperire le pelli necessarie (coccodrillo baby) perché sono praticamente introvabili. Per non parlare poi della scatola, anch’essa realizzata a mano e totalmente in pelle, con ricamo in filo d’argento.
Che importanza ha il “made in” per il suo prodotto?
Credo sia sufficiente dire questo: per prendere le distanze da tutti i finti made in Italy che si trovano in giro ho preferito marchiare i nostri prodotti con la dicitura “Made in Torre San Patrizio”… si immagini lei!
Che numeri ha una realtà come la vostra?
Il nostro è un prodotto di nicchia, con un giro d’affari che nel 2010 è stato di circa 5 milioni di euro, per il 70% donna. Nel 2011 stiamo registrando una crescita intorno al 20% circa. Oltre non possiamo andare perché abbiamo una capacità produttiva molto limitata e non saremmo in grado di far fronte alle richieste.
Ad ottobre 2010 avete inaugurato un punto vendita a Monaco, cosa va il mercato tedesco?
Molto bene, rappresenta un 10% del nostro giro d’affari e l’idea è di aprire anche un punto vendita ad Amburgo entro la fine del prossimo anno. Ma al di là di questo mercato siamo presenti nelle principali capitali internazionali, negli Stati Uniti ad esempio siamo da Barneys New York. In Italia, invece, dove realizziamo il 20% del nostro fatturato, siamo da Luisaviaroma a Firenze, Giò Moretti a Milano e Tassinari a Bologna.