Il prêt-à-porter femminile, dal 26 al 28 settembre, ha animato gli spazi di fieramilanocity: Mipap ha puntato i riflettori su 160 collezioni, tra cui 53 nuove realtà al debutto nella fiera milanese. Le aziende hanno presentato le collezioni primavera/ estate 2016: un mix eterogeneo di stili e ispirazioni differenti, che hanno visto il consenso di buyer nazionali e internazionali.
La novità presentata a quest’edizione, come sottolineato a PambiancoNews dall’amministratore delegato di Fiera Milano Corrado Peraboni, è l’ecofriendly: “Negli ultimi tempi, l’attenzione verso l’ambiente è diventata una caratteristica accomunante di diversi settori. Abbiamo cercato di intercettare questa tendenza di mercato, a cui in questa edizione abbiamo dedicato un ampio spazio. Anche in questo settore la compatibilità e la sostenibilità stanno diventando un fattore di competitività”. A Mipap, infatti, erano presenti tessuti naturali come la viscosa, il cotone biologico, la seta e il velluto oltre a sperimentazioni che hanno messo in scena la lycra lavorata in 3d. L’attenzione, quindi, si focalizza sempre di più su ciò che è rispettoso per l’ambiente e sull’innovazione. Ma non solo: il salone è stato capace di fronteggiare la mancanza di alcuni mercati importanti. “Abbiamo sviluppato degli anticorpi per delle situazioni negative – ha continuato Peraboni – Mi riferisco alla mancanza di alcuni mercati importanti come quello russo che ormai, da qualche edizione, è stato colpito da ben noti problemi. L’altra novità è quella di una sostituzione parziale dei mercati che sono venuti meno: in particolare il Libano è sorprendentemente vivace. La tendenza è quella di una maggiore differenziazione del buyer: mentre prima c’era un certo numero di mercati di riferimento dai quali arrivavano i grandi numeri, oggi la situazione è molto più frastagliata. Questo induce l’organizzatore di fiere a dover fare un lavoro di raccolta e individuazione dei buyer nei paesi nuovi: è uno sforzo, ma anche una grande soddisfazione”.
Nella tre giorni del salone, Mipap ha visto il passaggio di 4.090 visitatori totali, tra compratori e operatori professionali di cui il 22% proveniente dall’estero. La fiera, per la gioia degli espositori, si riconferma come un’importante palcoscenico su cui essere presenti per la possibilità di intercettare la domanda internazionale: “Essere a Mipap – ha dichiarato Sophie Moulin, responsabile ufficio commerciale del marchio canadese Joseph Ribkoff – è molto importante per noi perché ci dà modo di far conoscere il nostro marchio al mondo dei negozianti. È una realtà importante ed era doveroso essere presenti con il nostro campionario. Attualmente, i nostri mercati più forti sono il Canada e gli Stati Uniti. La nostra realtà sta arrivando in Italia con grande forza, tanto che, da qui ai prossimi tre anni, siamo sponsor di Miss Italia”.
Mipap non rappresenta solo l’opportunità di intercettare la domanda straniera, ma anche di rafforzare la propria presenza sul mercato italiano. “Partecipare a questo salone – ha commentato Roberto Borello, agente generale Italia del brand spagnolo Isabel de Pedro – è importante per presentare la nostra collezione a un ampio pubblico, nello specifico puntiamo a rafforzare la nostra presenza in Italia. Nonostante negli ultimi anni si sia frammentato, il mercato italiano rappresenta una piazza importante per la crescita di un marchio”.
Diverse le realtà esposte all’interno del salone, differenti per posizionamento, stile e mondi di riferimento. A Mipap, come invece accade per altre fiere, non c’è un codice stilistico da rispettare. Il risultato è un insieme eterogeneo di suggestioni e visioni della moda: “Il nostro punto di forza – ha dichiarato Salvatore Lisciandro, responsabile commerciale di Sonia Fortuna – è la creatività. Puntiamo soprattutto su colori vivaci delle nostre stampe: il processo di realizzazione passa dalla loro progettazione al loro posizionamento sul capo, fino ad arrivare allo sviluppo di una tipologia di prodotti legati a un segmento medio alto”. Euna Go, stilista della griffe Erakle presente per la prima volta a Mipap, descrive il suo marchio come “il frutto dell’incontro di caratteristiche in contrapposizione. Utilizziamo elementi agli antipodi che, uniti, acquisiscono un nuovo senso: volumi maxi contro quelli slim, materiali tecnici affiancati a lavorazioni eleganti, come il pizzo. Le tinte vivaci, inoltre, danno nuova vita al binomio del bianco e nero”.
Mipap, nonostante un leggero calo delle visite da parte degli operatori italiani, russi e greci, ha registrato una crescita della presenza di buyer provenienti dal Libano, dal Sud Africa e dal Brasile, le cui visite sono state trainate anche dall’effetto Expo. Stabile la presenza del Giappone, mentre i buyer coreani hanno apprezzato sia il prodotto classico sia le proposte dei giovani designer. I compratori provenienti da Dubai hanno chiuso affari non solo con le aziende italiane, ma anche con quelle estere.