Si è aperta ieri a Fieramilano Rho la 33ma edizione di Milano Unica, dove 270 aziende espositrici (+27% rispetto all’edizione di settembre 2020), di cui 224 italiane e 46 straniere, presentano le collezioni di tessuti e accessori dell’alto di gamma per uomo, donna e bambino A/I 2022-23. Importanti e tutte in crescita le presenze di espositori provenienti dai maggiori distretti tessili italiani: 34 da Prato, 31 da Biella e Vercelli, 30 da Como, 24 da Varese, 17 da Bergamo, 15 da Milano e 13 da Modena, mentre le presenze straniere sono guidate da 12 aziende portoghesi, 7 francesi e 7 inglesi. Alla cerimonia di inaugurazione sono intervenuti Alessandro Barberis Canonico, presidente di Milano Unica, Claudia D’Arpizio, partner di Bain & Company, Carlo Capasa, presidente di Camera Nazionale della Moda Italiana, Marino Vago, presidente di Sistema Moda Italia, Renzo Rosso, delegato di Confindustria per Eccellenza, Bellezza e Gusto dei Marchi Italiani, e il Ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti.
“I primi dati di affluenza sono buoni – ha raccontato a PambiancoTV Alessandro Barberis Canonico, presidente di Milano Unica -. Registriamo un incremento di visitatori dall’Italia, dal Nord Europa e dall’Est Europa. Grazie ai voli Covid-tested abbiamo accolto alcuni buyer anche dagli Stati Uniti, mentre ci sono limiti notevoli rispetto agli arrivi dalla Cina. Quanto alla sola Europa, la performance più notevole fa capo alla Francia”.
Sullo sfondo, i primi segnali positivi per la tessitura italiana nei mesi di marzo e aprile 2021, in cui la produzione di tessuti a maglia, in particolare, ha registrato un +25% rispetto a due anni fa. Nel primo trimestre dell’anno restano ancora in territorio negativo le esportazioni (-21,6%), anche se per le stoffe a maglia, cotoniere e liniere rallenta il tasso di flessione, il che lascia ben sperare in un cambio di passo a breve. Le importazioni segnano invece -8,7 per cento. Il saldo commerciale resta positivo per circa 242 milioni di euro.
“Il settore lusso – ha continuato Barberis Canonico – in molti casi è già tornato a livelli pre-pandemia, o addirittura segna una crescita rispetto al 2019. Alcune fasce intermedie del mercato segnano una maggiore difficoltà, con bilanci appesantiti dall’invenduto del 2020. Tra le tendenze del futuro, come confermato dai dati di Bain & Company, c’è una polarizzazione delle vendite verso Cina e Stati Uniti”.
Ora più che mai, spazio fisico e digitale concorrono alla creazione del nuovo futuro del comparto. Milano Unica ha voluto rispondere a queste nuove esigenze, sviluppando ulteriormente il proprio marketplace digitale, e-MilanoUnica Connect, grazie anche al rafforzamento della partnership di sistema con Pitti Immagine e al sostegno di Agenzia Ice. Tra le principali novità spicca la possibilità per le aziende espositrici di offrire una showroom virtuale, con livelli di accessibilità differenziati. I buyer potranno richiedere agli espositori l’accesso alla parte riservata del catalogo, consultare i prodotti, salvare quelli di loro interesse e richiederne una campionatura, consolidando così il business internazionale.
Confermata, infine, l’edizione di Milano Unica Shanghai, in calendario dal 25 al 27 agosto 2021. “Ad oggi ci sono circa 40 aziende confermate, per un appuntamento che resta strategico per il tessile di alta gamma. I brand cinesi oggi valorizzano le loro collezioni acquistando i tessuti italiani”, ha concluso il presidente di Milano Unica.