Si chiama Italians’ e non poteva che essere un omaggio al made in Italy e alla sua estetica la nuova capsule collection di PdiPigna. Dietro c’è l’estro creativo di Olimpia Zagnoli, celebre illustratrice italiana nota per il suo immaginario pop apprezzato da media internazionali come The New York Times e The New Yorker e sempre più anche dal mondo della moda. La collezione, presentata nel calendario della Milano Design Week, comprende una selezione di notebook e agende dalle grafiche inedite disegnate dall’artista, che ha reinterpretato il dna del brand secondo il suo sguardo pop e coloratissimo.
“Abbiamo scelto di collaborare con Olimpia Zagnoli – ha raccontato a Pambianconews Andrea Carnevale, chief marketing officer di Pigna, nella cornice del Circolo Filologico Milanese – perché è l’illustratrice italiana oggi più famosa a livello internazionale e PdiPigna nasce proprio come brand per portare l’eccellenza del bello italiano in chiave stationery nel mondo. Da qui l’idea di creare queste figure di fantasia ma simili a persone reali che si possono incontrare al bar o su un autobus, dai caratteri molto italiani ma nel contempo internazionali”.
Un connubio di italianità e internazionalizzazione quello scelto dal brand di cartoleria premium lanciato nell’ottobre 2020 dalla storica azienda Cartiere Paolo Pigna e curato dal direttore creativo Matteo Ragni. Un filone che il marchio ha intenzione di proseguire e portare in giro per il mondo, fondendo il proprio heritage con il tentativo di raccontare la contemporaneità. “Dopo questa Milano Design week – ha proseguito Carnevale – la prossima tappa è in programma per il 9 settembre, quando presenteremo in anteprima internazionale la capsule collection di Olimpia Zangoli per PdiPigna a New York, alla iconica Rizzoli sulla Fifth Avenue, con un evento che sancirà appunto la distribuzione internazionale della collezione”.
Il lancio della nuova linea di stationery arriva per il gruppo Pigna dopo un 2021 che ha corso a velocità +26% sull’anno precedente, mettendo a segno ricavi da 36 milioni di euro. E le prospettive per il 2022 ormai in corsa sono altrettanto ottimiste, nonostante le criticità dello scenario globale. “Il 2022, ahimè un anno con diverse complicazioni come sappiamo, per fortuna è partito bene. La sfida è quella dell’internazionalizzazione, con una strategia avviata nell’ultimo quarter dello scorso anno per il mondo Pigna e il nostro brand premium PdiPigna. Il percorso da qui ai prossimi 12-36 mesi sarà quello di aprirci al mercato statunitense, europeo ed asiatico”.
Altro caposaldo del gruppo si conferma la sostenibilità, che “fa parte del dna di Pigna”. Ha raccontato il manager: “Pigna già da due anni pubblica anche un rapporto di sostenibilità certificato ma è da almeno vent’anni che lancia e promuove collezioni con materiali riciclati e riciclabili. In generale il tema della sostenibilità come processo e approccio alla riduzione dell’impatto ambientale fa parte della storia della nostra azienda”.
Ancora più stimolante la sfida della digitalizzazione per una realtà che presidia il mondo della carta e dell’analogico in un mondo che si sposta sempre più velocemente online. “Il digitale è la grande sfida per chi si occupa di stationery. Ma se da un lato, e non può che farci piacere, c’è un ritorno di ‘coolness’ per la stationery, allo stesso tempo l’obiettivo per noi è creare un ponte tra l’analogico e il digitale. Stiamo lavorando anche su questo”.