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Pitti Fragranze si interroga sul futuro della nicchia

22/11/2016
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    L’ultima edizione di Pitti Fragranze, chiusa domenica 11 settembre, ha confermato il trend di crescita nel settore della profumeria artistica. I marchi presenti alla 14esima edizione sono stati 271 (176 provenienti dall’estero e 80 nomi nuovi) e significativo è stato l’aumento negli anni dei visitatori, fino ad arrivare ai 3.800 della scorsa edizione. Tra questi era presente in realtà un pubblico eterogeneo di consumatori, ma per quanto riguarda solo i buyer, sono 2.150 i compratori che hanno partecipato all’appuntamento fiorentino, dei quali 675 provenienti dall’estero. I buyer stranieri risultano in crescita del 4% rispetto a un anno fa, edizione che a sua volta si era chiusa in aumento. Le presenze più assidue sono state quelle dei francesi (+23%), degli spagnoli (+7%), degli olandesi (al raddoppio) e sono arrivati in massa anche dai Paesi dell’Europa del Nord, così come dall’Ucraina (+11%). Stabili invece le presenze dall’Italia.

    Questi numeri, così come l’ingresso delle multinazionali nel settore, che stanno acquisendo molti brand di nicchia, sono i segnali di un mercato che sta cambiando pelle. Sono tante le aziende e i nuovi brand che si inseriscono nel mercato della profumeria artistica, il quale, volente o nolente, dovrà modificare la sua identità. “La potenza di fuoco che mette in gioco una multinazionale – commenta Roberto Drago, titolare di Kaon – è indubbiamente schiacciante. Però i marchi acquisiti dai grandi gruppi diventeranno presto commerciali”. Drago ritiene cioè che le multinazionali applicheranno ai brand di nicchia acquisiti le logiche creative e di marketing che sono proprie di brand tradizionali con una distribuzione allargata. Gli fa eco Amelia Liberati, AD di Dispar: “I grandi gruppi devono fare alti volumi e alti fatturati. La nicchia non glielo permette. Questo settore produce da 500 a 1.000 pezzi l’anno contro i 10mila pezzi della profumeria tradizionale, quindi il costo per pezzo delle essenze di nicchia è molto più alto rispetto a quello delle fragranze commerciali”.

    Un approfondimento su questo argomento sarà pubblicato sul magazine Pambianco Beauty di ottobre.

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    Category: Beauty Speciali
    Tags: AhavaLuxury Lab CosmeticsMiN NEW YorkNatura BissèPhilippe StarkPitti Fragranze
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