È Maria Porro ad aprire la parte dell’8° Pambianco – Interni Design Summit dedicata agli interventi delle aziende. Un ruolo anche simbolico in rappresentanza di un intero settore convogliato nel Salone del Mobile.Milano da poco conclusosi. La presidente della manifestazione racconta, dal palco di Palazzo Mezzanotte, il ritorno del Salone in presenza dopo due anni segnati dalla pandemia. “È stata un’edizione oltre le aspettative – esordisce Porro -. Abbiamo avuto 2.175 espositori, il 27% dei quali esteri (era del 30% pre-pandemia, ndr). Un dato che ci dà soddisfazione proprio perché ci eravamo posti come obiettivo quello di creare un grande evento internazionale in presenza a Milano”.
A fronte dell’assenza di espositori dalla Russia, il Salone ha acquistato nuovi mercati come la Corea del Sud e ha registrato presenze in crescita da Emirati, Arabia Saudita e India. “Per controbilanciare l’assenza di alcuni Paesi come Russia e Cina, quest’ultima del valore di circa 42mila presenze pre-pandemia – afferma – abbiamo puntato su nuovi mercati e siamo riusciti ad avere più di 262mila visitatori anche grazie al notevole lavoro di collaborazione con i Consolati nel mondo per facilitare l’arrivo dei player”. Confermano la loro rilevanza i mercati statunitense e canadese.
Tra gli operatori registrati, oltre il 60% erano esteri da 173 Paesi; mentre attraverso il Ministero degli Esteri, sono stati invitati 600 tra operatori e giornalisti qualificati. “Un grande afflusso che si è caratterizzato anche per l’alta qualità dei visitatori”. L’alta qualità degli interlocutori presenti quest’anno in fiera ha ottenuto il consenso delle aziende espositrici e sarà proprio in questa direzione che il Salone del Mobile proseguirà per le future edizioni. “Continueremo a lavorare sul digitale che conferma la sua rilevanza – aggiunge Porro -. Basti pensare che, nella sola settimana della manifestazione, abbiamo ottenuto un 42% in più di registrazioni alla nostra applicazione”.
Al centro dell’attività del Salone ci sarà sempre più il visitatore, coinvolto quest’anno da nuove occasioni di sinergia tra i padiglioni. Per migliorare l’esperienza di visita, soprattutto a chi può sentirsi sopraffatto dalla grandezza degli spazi percorrendoli magari per la prima volta, il digitale viene in soccorso supportandolo anche grazie alla pianificazione della visita. A proposito di pubblico, la fiera manterrà i due giorni di apertura ai privati per conoscerne direttamente le esigenze, solitamente mediate dalla rete vendita. “Manterremo anche il venerdì come giornata di apertura del Salone agli studenti che arrivano anche dall’estero, in primis dall’Europa”. “Perla” del Salone del Mobile, come lo definisce Porro, è, infatti, il Salone Satellite che tiene il contatto con le nuove generazioni con la presenza di importanti scuole internazionali.
Riflettendo sull’andamento del settore, Porro sottolinea come nel primo trimestre il macro-settore arredamento abbia registrato un +20%, crescita che riguarda sia l’Italia sia l’estero, ma persista il forte problema sulla supply chain. “Il picco di domanda corrisponde a gravi problemi di approvvigionamento e di rincaro delle materie prime per cui se è vero che il contract cresce, è altrettanto vero che nei progetti c’è una grande difficoltà a garantire il prezzo e la marginalità in un orizzonte temporale più lungo”.
Infine, in merito al Fuorisalone, Porro spiega come lo slittamento dell’appuntamento a giugno abbia favorito l’utilizzo di molte più location outdoor, ma solleva l’attenzione sulla necessità di lavorare insieme per mantenere il focus sul messaggio della settimana della design week, evitando eventi dispersivi.