“Empowering new generations”. Vogue Italia e il Comune di Milano hanno preso a prestito il verbo del claim di Kering (“Empowering imagination”) per includere le diverse iniziative messe in atto a sostegno dei giovani talenti del fashion made in Italy in occasione di Milano Moda Donna, presentate a Palazzo Morando. Tra queste il concorso Who is on Next? – Vogue Talents, ospitato proprio a Palazzo Morando, giunto alla sesta edizione. I finalisti esporranno per tutta la settimana della moda, a partire dall’inaugurazione durante la Vogue Fashion’s Night Out, le loro creazioni nel palazzo milanese, e ogni sera si terrà una lectio magistralis di uno stilista uscito dal concorso (tra cui Massimo Giorgetti di Msgm e il duo Aquilano e Rimondi) per 200 giovani iscrittisi tramite il sito Vogue.it.
Borse di studio, fondi per start-up creative e buoni shopping saranno invece messi in palio dal quiz Vogue’s Game by Win for Life, realizzato con Sisal. Il gioco, il primo che ha per oggetto la moda e lo stile, partirà online dal 1° ottobre, con oltre mille domande sul tema fashion.
Insieme a Pitti Immagine prenderà il via dal 18 al 23 settembre presso il padiglione Visconti in via Tortona l’esposizione The Italian Fashion Schools, con i giovani delle migliori scuole di moda dello Stivale, mentre il 20 settembre presso 10 Corso Como – saranno celebrati per la prima volta a Milano – i finalisti 2014 dell’International Woolmark Prize, che valorizza l’artigianalità nell’uso delle fibre nobili.
Un altro importante progetto vede invece coinvolto proprio Kering. Il colosso francese del lusso, nella cui orbita gravitano ormai molti marchi italiani (Gucci, Bottega Veneta, Sergio Rossi, Pomellato tra gli altri), offrirà 23 stage ad altrettanti giovani selezionati tramite Vogue Italia e il sito Vogue.it. Le opportunità riguarderanno non solo il design, ma anche aree come merchandising, sviluppo prodotto e digital marketing di otto brand di Kering tra Italia, Francia e Svizzera. “L’iniziativa con Kering è anche una risposta alle polemiche sui ‘colonizzatori’ francesi di marchi italiani – ha affermato Franca Sozzani a Pambianconews -. Io trovo che l’importante non sia di chi è un marchio, ma mantenerne la produzione made in Italy, salvaguardare i posti di lavoro e avere le risorse per farlo crescere. Kering così come Lvmh l’hanno fatto, rendendo i marchi più forti”.
Il direttore di Vogue Italia non ha svelato l’entità dell’investimento messo sul piatto per tutte queste iniziative e ha sottolineato come i protagonisti del settore debbano lavorare insieme per dare un aiuto concreto ai giovani talenti, futura linfa del fashion tricolore. “Oggi per un giovane, educazione e lavoro sono i più grandi regali che si possano fare– spiega -. Gli sforzi in questa settimana, così come in tanti anni con Vogue, sono volti a creare un mercato ulteriore per i loro marchi, a non dare solo dei sogni ma qualcosa di reale. Vogue non è un traguardo ma un trampolino di lancio, poi bisogna fare sistema. E per creare un sistema della moda italiana servono i grandi marchi ma anche nuove energie, altrimenti tutto si rallenta”.
Il ‘sistema moda’ auspicato dalla Sozzani include il Comune di Milano, che con la Giunta Pisapia sta affiancando il settore. “Milano è una fucina di giovani talenti e il Comune li sostiene – ha sottolineato l’assessore alla Moda e Design Cristina Tajani a Pambianconews -. Abbiamo messo le sedi comunali a disposizione degli stilisti emergenti nel calendario della Camera della Moda e Palazzo Morando ospita gli eventi organizzati con Vogue. Soprattutto in questo momento, in cui la crisi e la concorrenza delle altre fashion week si fanno sentire, il Comune deve difendere un settore che vede oltre 90mila addetti coinvolti e un indotto di 28 milioni di euro nella fashion week di settembre 2012”.