La vocazione alla sperimentazione è nel Dna di Richard Mille, marchio ‘giovane’ – ha 12 anni di vita, pochi per l’industria orologiera – e dal posizionamento altissimo, con un entry price di 60mila franchi e un prezzo medio di 150mila. “Lo scorso anno – ha dichiarato a Pambianco Tv Peter Harrison, CEO dell’area EMEA, presso lo spazio del marchio al Sihh di Ginevra – abbiamo aperto in Svizzera la nostra prima fabbrica di casse, che ci ha consentito di fare progressi nell’uso del carbonio e della ceramica”.
Tra le preview del Salone, in uscita in estate, vi era infatti il RM 35-01, ispirato a Rafa Nadal, la cassa è realizzata nel nuovo carbonio Ntpt sviluppato da Richard Mille, mutuato dal mondo delle regate velistiche, della Formula1 e dell’aereonautica. Oltre ad avere un -25% di rottura e -200% di fessurazioni, il Ntpt, a causa degli effetti del complesso processo di lavorazione, è visivamente simile a un coltello Damasco e rende ogni pezzo unico. La ceramica è stata utilizzata in una nuova linea di Ladies’ Watches, un segmento dal forte potenziale per il brand, che proprio ai modelli femminili RM 037 e RM 07-01 ha deciso di applicare il primo bracciale in maglia realizzato nella sua storia, in oro bianco e rosa.
Richard Mille, secondo quanto dichiarato dall’omonimo fondatore e CEO in una recente intervista al sito WtheJournal.com, nel 2013 ha registrato ricavi per 132 milioni di franchi svizzeri, in crescita a doppia cifra, per una produzione di circa 3mila orologi e mira quest’anno a toccare quota 150 milioni di franchi e 3.300 pezzi prodotti. Il marchio ha 16 boutique monobrand e l’obiettivo è di contarne 25 a fine 2014, tra cui una nel Quadrilatero. “A giugno apriremo in via della Spiga”, ha rivelato Harrison. “Crediamo molto nel potenziale della città”.