Tutto è pronto per il Salone del Mobile 2014 che si terrà in Fiera Milano Rho dall’8 al 13 aprile prossimi. Gli espositori saranno 1.749 più 650 designer emergenti che esporranno al SaloneSatellite, su una superficie totale di 340mila metri quadri. L’edizione di quest’anno prevede le biennali dedicate alla cucina e al bagno, l’anno scorso si erano tenute l’illuminazione e l’ufficio.
“Il Salone del Mobile – ha spiegato a Pambianco Tv il presidente di Cosmit, Claudio Luti – ha anche lo scopo di internazionalizzare le piccole e medie imprese. All’estero dobbiamo capitalizzare i nostri sforzi nell’innovazione dei prodotti con la distribuzione, il marketing e la comunicazione. Tutti abbiamo chiaro che per sopravvivere in futuro dovremo creare brand internazionali con i quali andare alla conquista dei mercati stranieri”.
“Il settore del mobile sta crescendo all’estero – prosegue il presidente di FederlegnoArredo, Roberto Snaidero – ma il nostro intento è anche quello di smuovere il mercato interno. Grazie al provvedimento del Governo Letta relativo al bonus mobili, partito a settembre 2013, sono stati recuperati circa 320-340 milioni di fatturato. Pensiamo però anche ad altri progetti come l’Iva agevolata all’8% per le giovani coppie sull’acquisto per la prima casa”.
Evento focus della manifestazione sarà il progetto “Dove vivono gli architetti” una mostra che si terrà sempre in Fiera, al padiglione 9, e vedrà protagoniste le case di 8 grandi architetti internazionali, sotto forma di installazioni: Shigeru Ban, Mario Bellini, David Chipperfield, Massimiliano e Doriana Fuksas, Zaha Hadid, Marcio Kogan, Daniel Libeskind e Bijoy Jain/Studio Mumbai.
“La caratteristica più distintiva della mia casa, che è anche il suo cuore, – racconta Mario Bellini, proprietario di una delle case più particolari in mostra – è una biblioteca a forma di spirale che è anche percorribile, ossia passando sui ripiani a gradoni degli scaffali si riesce ad accedere dal piano terra al piano superiore”.
Il concept dell’evento risiede nella convinzione che tra tutte le discipline progettuali, l’architettura domestica sia quella più ricca di sviluppi e più aperta alla sperimentazione, in quanto capace di coniugare architettura e design. La curatrice della mostra, Francesca Molteni è stata accolta nelle abitazioni private degli otto grandi architetti contemporanei (avrebbero potuto essere 18 se qualche archistar non si fosse tirata indietro, ndr) per filmarne gli esterni e gli ambienti, e intervistare ciascuno di loro sulla poetica, l’ispirazione e le scelte che hanno guidato il loro percorso progettuale e professionale. Con Davide Pizzigoni, architetto e scenografo, ha realizzato uno spazio espositivo interattivo attraverso il quale scoprire la cultura dell’abitare, le scelte e le ossessioni degli architetti.
“Obiettivo della mostra – spiega il presidente Luti – è di conoscere da vicino coloro che stanno cambiando il volto delle nostre città, la configurazione del paesaggio globale e l’immaginario collettivo, e suggerire nuovi modi di progettare gli ambienti domestici a tutte le latitudini. Compito del Salone del Mobile è anche questo, fare cultura per fare sistema”.
Massimiliano e Doriana Fuksas, infine, intervistati da Pambianco Tv in merito alla situazione dell’architettura in Italia hanno sollevato il problema della burocrazia in Italia: “Noi abbiamo uno studio in Cina, uno a Parigi e uno a Roma, ma ne abbiamo avuti altri in diverse città europee, e oggettivamente l’Italia si distingue per la sua burocrazia inefficace che blocca e ritarda notevolmente i tempi dei progetti architettonici. Nel nostro Paese è difficile trovare i responsabili cui rivolgersi per pianificare i lavori. All’estero invece hai un referente con il quale rapportarti dall’inizio alla fine di un progetto”.