Save the Duck va controcorrente. Il brand eco-friendly fondato dal CEO Nicolas Bargi ha chiuso il 2019 a quota 37,5 milioni di euro. E, nonostante l’emergenza sanitaria, il fatturato 2020 è sceso di poco, a quota 35,5 milioni. Il manager dichiara a PambiancoTV un vero è proprio boom per il 2021, a 48 milioni, segnando un aumento del 37 per cento. Il marchio, la cui maggioranza fa capo al fondo Progressio, ha in programma un’espansione retail oltre confine per i prossimi mesi. “A gennaio abbiamo aperto la filiale Usa e avremo anche l’opening di un temporary a Sono in inverno. Saremo inoltre presenti a Sankt Moritz con un flagship e abbiamo in programma l’introduzione di una decina di temporary in Cina con partner locali”, spiega Bargi.
Save the Duck celebra a Pitti 100 i primi dieci anni: “Per festeggiare abbiamo scelto un partner d’eccezione che è WildAid, associazione animalista cui devolviamo una parte degli incassi per la salvaguardia di 10 animali. Inoltre presentiamo due collaborazioni per la primavera/estate 2022: una con lo storico produttore inglese Mackintosh, e, poi, avviamo, per la linea Protech, una partnership con Edward Crutchley (stilista e designer inglese nonché consulente per l’alta moda, ndr), emblema della gender diversità, uno dei temi centrali con cui l’azienda si spende”. Il richiamo agli anni 70 e allo stile Buffalo permeano le linee e le texture di tutti i capispalla della capsule con Crutchley, richiamando look familiari alle origini dello stilista. Il designer recupera la tendenza degli husky, dei modelli baseball, fino a intrecciare un concetto di moda più outdoor con i gusci performanti in Gore-tex Infinium pfc free. La collezione è arricchita da capi athleisure e accessori, come marsupi e cappelli, che riprendono le versatili stampe camouflage e check utilizzate nei capispalla. Tutti i capi sono realizzati in materiali 100% riciclati.
La griffe ha ricevuto la certificazione B-Corp, riconoscimento assegnato alle aziende che volontariamente rispettano una serie di standard di responsabilità e trasparenza in ambito sociale e ambientale. Nel 2019, Save the Duck è stata dichiarata ‘Azienda dell’Anno’ dalla no-profit a sostegno dei diritti degli animali Peta.