Tecnologia e sostenibilità per garantire capi caldi, anzi caldissimi. La filosofia del brand Save the Duck va avanti e cresce grazie anche alla collaborazione con lo stilista inglese Christopher Raeburn, che ha creato la prima capsule collection di lusso del marchio italiano presentata in anteprima a Pitti Uomo.
“Abbiamo chiuso lo scorso esercizio con un incremento del 25% rispetto al 2015 con ricavi pari a 27,5 milioni di euro – ha dichiarato ai microfoni di Pambianco Tv Nicolas Bargi, AD di Save the Duck – e 500mila capi consegnati”. Il principale mercato per il marchio resta l’Italia, “che pesa per il 50% sul fatturato – ha continuato Bargi – ma stanno andando molto bene in Europa la Germania, la Scandinavia e il Benelux. E anche negli Usa abbiamo avuto un ottimo sell out in tutti i department store dove siamo presenti che hanno anche aumentato gli ordini per il 2017”.
Per quanto riguarda il prodotto, Bargi sottolinea l’importanza della collaborazione con Raeburn che ha creato il ‘piumino non piumino’ basandosi sulla filosofia di Save the Duck, ovvero quella di difendersi dalle intemperie restando animal friendly. “Questo è stato possibile – ha proseguito l’AD – grazie alla sovrapposizione dei capi, alle tecniche di termonastrati e all’utilizzo di tessuti altamente performanti riciclati, come l’imbottitura sintetica utilizzata che da sempre sostituisce la vera piuma”. La capsule creata da Cristopher Raeburn sarà distribuita in 100 top luxury store nel mondo grazie alla collaborazione con lo showroom Tomorrow.