Ha archiviato il 2013 con un balzo dei ricavi del 50%, a quota 133 milioni di euro, Stefano Ricci. La maison fiorentina di menswear sartoriale ha un giro d’affari per la quasi totalità estero, anche se le sue radici sono profondamente ancorate alla città d’origine cui, in occasione del 60° anniversario del Centro di Firenze per la Moda Italiana, ha donato la nuova illuminazione del Ponte Vecchio e dedicato un grande evento con il concerto di Andrea Bocelli la sera inaugurale di Pitti Uomo. “L’incremento– ha sottolineato al microfono di PambiancoTv Niccolò Ricci, AD del marchio, nello stand in Fortezza da Basso – è stato generato a parità di perimetro, grazie a negozi in tutte le aree geografiche che hanno raddoppiato le loro vendite”.
Per il 2014 la stima dell’azienda è di superare il traguardo dei 150 milioni, “con una crescita a doppia cifra sostenibile”, ha proseguito l’AD, “grazie a un mix tra migliori performance delle boutique esistenti e nuove aperture. Quest’anno abbiamo già inaugurato tre store a Ginevra, Istanbul e Krasnodar (nel sud della Russia, ndr) e nell’estate apriremo a Porto Cervo e Mumbai”. Gli opening proseguiranno nell’autunno con Shanghai, Dalian e il terzo monomarca a Mosca. L’idea è di arrivare entro fine anno a un totale di 50 store contro i 30 del 2013.
Nella collezione P/E 2015 presentata a Pitti, da segnalare un ampliamento della parte sportswear che, ha affermato Ricci, insieme agli accessori sta diventando uno dei maggiori driver delle vendite.