E’ davvero quello che si usa definire un “family business” Strenesse, l’azienda tedesca nata nel 1968 da un’idea di Gerd e Gabriele Strehle che hanno trasformato una piccola realtà di abbigliamento in un marchio fashion internazionale. Oggi, anche con l’ingresso dei due figli, l’azienda punta al rilancio nel mercato italiano, come ci racconta il CEO Gerd Strehle.
I vostri due figli sono entrati in azienda da qualche anno. Come vi siete divisi i ruoli?
Mia moglie Gabriele da sempre si occupa di tutto il design. Mia figlia Viktoria segue invece gli store Strenesse dal 2003 e dal 2006 anche di tutta la linea accessori. Da poco è anche direttore creativo della linea Strenesse Blue, e lavora a stretto contatto con mia moglie. Luca invece segue le vendite della linea Strenesse Blue dal 2009, oltre alle licenze. Io in qualità di CEO… faccio tutto il resto!
Come è composta oggi la vostra offerta?
Abbiamo diverse linee: Strenesse Gabriele Strehle che è la prima linea ed è anche quella che ci porta maggior fatturato, poi c’è la Strenesse Blue che è quella giovane e poi ci sono gli accessori di entrambe. Inoltre abbiamo anche una linea maschile, che in Italia però non è distribuita.
In quali Paesi siete presenti?
Il 50% del nostro business è concentrato sulla Germania, dove ad oggi contiamo circa 15 store monomarca. Il restante è realizzato all’estero: Svizzera, Austria, Olanda e Belgio sono i mercati principali, subito dopo arrivano l’Italia, l’America ed il Giappone, quest’ultimo nostro mercato storico in cui siamo stati presenti in modo continuativo fin dagli inizi. Ultimamente poi stiamo entrando anche in Cina… ma per l’anno a venire ci concentreremo molto sull’Italia.
Cosa avete in mente per il nostro Paese?
In Italia abbiamo iniziato nel 1995, ed è stato il trampolino di lancio per il nostro business internazionale, fino a qualche anno fa avevamo anche un negozio monomarca in via Manzoni. Quello che vogliamo fare è ridare al vostro Paese un ruolo strategico per il nostro business. Ad oggi contiamo su una rete di multimarca che vogliamo potenziare nel breve periodo, ma questo non basta.
Cosa farete quindi?
Apriremo anche dei monomarca per dare visibilità e supportare lo sviluppo del brand. In questo modo i nostri clienti potranno trovare tutte le linee in un unico posto, e comprendere appieno il mood Strenesse. Il primo opening è previsto per settembre a Verona.
Quanto pesa l’Italia sul fatturato globale?
Circa il 10% ma speriamo nel giro di tre anni di raddoppiare, anche perchè per il vostro Paese abbiamo in programma diversi investimenti.
E qual’è il giro d’affari dell’azienda?
Abbiamo archiviato il 2010 a 75 milioni di euro e per il 2011 abbiamo in previsione di crescere del 5-10%.
Realizzerete anche brand extension o licenze?
Come dicevo prima delle licenze se ne occupa mio figlio Luca. Confermo che è un’area che stiamo guardando con attenzione e saranno sicuramente importanti per lo sviluppo futuro, anche se per il momento non abbiamo ancora notizie concrete da comunicare.