Un enorme parallelepido incastonato su una collina che guarda il mare dell’Isola d’Elba.
L’ha progettata così Tobia Scarpa la cantina della Tenuta delle Ripalte, un edificio che si sviluppa su tre livelli e che risponde alla logica del trasferimento dei prodotti per mezzo della gravità.
“La cantina è stata fatta con tutta l’umiltà possibile” ha affermato il designer e architetto Tobia Scarpa, ma in modo tale che semplicità e funzionalità si sposassero in modo armonico. Ho voluto costruire per la cantina un ritmo che si adattasse a questo spazio e a questa posizione”.
Tenuta delle Ripalte sorge su 450 ettari di macchia mediterranea adibita a parco naturale, dovePiermario Meletti Cavallari e Pietro Alberto Ederle hanno dato vita ad un connubio di viticoltura e turismo.
“La Tenuta delle Ripalte nasce da una vecchia azienda che è stata fondata nel 1890 dal conte Tobler, un ricco signore svizzero molto innamorato della toscana”, ha affermato Piermario Meletti Cavallari, padre del noto Grattamacco. “Dopo vari passaggi di proprietà è divenuta un resort, con la casa padronale adibita ad hotel e 20 ville dislocate fra le pinete e i 12 km di fascia costiera su cui si estende la proprietà. L’offerta non doveva essere però solo di tipo turistico, perciò abbiamo voluto legarla alla viticoltura, che poi è una tradizione tipicamente elbana”.
Qui Piermario Meletti Cavallari ha infatti provveduto a dissodare 13 ettari di terreno che ha poi adibito alla coltura dell’aleatico, del vermentino e della grenache. Buona parte dei vitigni sono dedicati alla produzione del passito tipico dell’Elba, l’Aleatico, del quale vengono prodotte circa 11.000 mezze bottiglie l’anno.