I dati conclusivi di theMicam, l’appuntamento internazionale dedicato alle calzature di fascia alta e medio-alta che si è concluso a Milano il 6 marzo, confermano tendenze emerse già nel corso delle ultime edizioni: diminuiscono i visitatori (ma molto meno dello scorso anno, che aveva registrato una flessione del 7,1%), ma crescono i buyer esteri, che dopo le perdite dello scorso anno (-4,5% rispetto al 2011) tornano a registrare tassi di crescita in positivo.
La flessione delle presenze è stata lieve, 35.389 visitatori rispetto ai 36.049 di marzo 2012 (-1,9%), mentre i compratori stranieri hanno ampiamente superato la metà dei totali, arrivano a sfiorare i 20.000. Non si arresta, invece, l’emorragia di compratori italiani: se già nel 2012 le presenze erano calate del 9,6%, nel 2013 il numero scende a quota 16.868 visitatori, in calo del 2,8% rispetto al salone invernale di dodici mesi fa. La manifestazione organizzata da ANCI, Associazione Nazionale Calzaturifici Italiani presso i padiglioni di Fiera Milano Rho ha sofferto le conseguenze di un forte calo della domanda interna ma si è riconfermata un polo di rilievo nel settore a livello internazionale. Il 75° salone della calzatura, che per confermare la spinta oltre frontiera ha anche cambiato look trasformandosi nel nome (da Micam a theMicam) e nel logo, ha dimostrato la propria apertura all’estero per sopperire ai dati preconsuntivi per il 2012 dell’industria calzaturiera italiana ben poco incoraggianti. In serata anche Mipel ha diffuso un comunicato sull’affluenza al salone, nel quale si legge anche i visitatori sono stati 14.188, di cui la maggioranza (8.009,+4%) stranieri. Il Mifur, da ultimo, ha chiuso stabile la 18esima edizione con 14.600 visitatori e un incremento di buyer in particolare da Russia, Bielorussia e Lettonia.