Pambianco Design è andato al SuperDesign Show, tra via Tortona e via Forcella, alla scoperta degli allestimenti di uno dei più interessanti fuorisalone della design week milanese. Cicerone d’eccezione la fondatrice di Superstudio Più, Gisella Borioli che parla di quanto sia stato rivoluzionato il layout espositivo e di quanti segnali di innovazione siano presenti.
“Io mi guardo sempre attorno – ha raccontato Borioli – e cerco di capire come il Superstudio, pur essendo un evento collettivo, possa indicare una tendenza. La prima riflessione che ho fatto è che l’Asia è sempre più importante in quanto protagonista dell’economia mondiale, dell’estetica e del design”. Al Superstudio sono, infatti, presenti espositori giapponesi tra poesia e tecnologia nell’area Arcade che riproduce i portici delle città italiane, ma non solo anche nell’ampio padiglione centrale quest’anno dedicato a Lexus con una interessante installazione interattiva ed esperienziale che gioca sul contrasto tra buio e luce coniugando ad esse anche musica e danza.
“Altra grande presenza è quella dei coreani che, dopo sei anni al fuorisalone organizzato in Triennale, questa volta si sono trasferiti da noi”. Tra le loro proposte interessante l’innovazione introdotta da LG Electronics del televisore Oled arrotolabile.
Anche l’Italia è presente soprattutto all’interno del Superhotel ideato dall’art director della manifestazione Giulio Cappellini. “Un hotel innovativo – spiega Borioli – perché fatto con cuore e fantasia non con le standardizzate logica della ripetitività degli arredi”.
Caleidoscopica, poi, la torre alta 14 metri nel cortile del Superstudio realizzata da 3M in collaborazione con Matteo Thun & Partners che gioca sui riflessi ispirati alla rara farfalla blu simbolo di trasformazione e innovazione.
Immancabile e diffuso in tutta la rassegna il tema della sostenibilità, dal padiglione di Dassault Système alle aziende più piccole, del quale, secondo le parole di Borioli: “nessuno può più fare a meno”.