La notte milanese dedicata alla moda si fa un po’ più esclusiva. La Vogue Fashion’s Night Out, presentata oggi a Milano e in programma il prossimo 17 settembre (il giorno prima della Milano Fashion Week), cerca di rispondere alle critiche di essere finita fuori target. In particolare, è stato fatto notare che l’evento è oramai troppo lontano dalle esigenze e dalla vera clientela delle boutique, spesso ‘costrette’ a spendere più soldi di quelli che incassano in una sera per organizzare un evento degno di nota. Così quest’anno, come racconta a PambiancoNews il presidente dell’associazione della Via Montenapoleone Guglielmo Miani, “alcuni negozi potranno chiudere le porte e decidere di organizzare eventi aperti solamente alla tradizionale clientela, per evitare che entrino nei negozi acquirenti fuori target”. Le perplessità erano state espresse da alcuni commercianti milanesi. Era accaduto anche nell’ambito dell’edizione parigina, mentre a New York è stata sospesa la stessa Vfno. Più morbida Franca Sozzani, direttore di Vogue Italia e L’Uomo Vogue, che ai microfoni diPambiancoTv corregge un po’ il tiro: “Non saranno veri e propri eventi privati, si tratterà solo di controllare con più attenzione il flusso di persone, per evitare la ressa che si è creata nelle scorse edizioni”. La manifestazione coinvolgerà centinaia di negozi nel Quadrilatero della moda e arriverà anche in corso Vittorio Emanuele, nel quartiere di Brera e di Porta Genova e in Corso Como, grazie alla collaborazione con il Comune. “Milano riconferma il forte legame con la moda”, sottolinea l’assessore comunale alle politiche per il Lavoro, Sviluppo Economico, Moda e Design Cristina Tajani alle telecamere di PambiancoTv, che della nuova formula ‘privé’ dice di non essersi occupata.