L’e-commerce è uno strumento ormai imprescindibile per le aziende, non tanto come driver delle vendita, quanto di conoscenza del consumatore. Questo, in estrema sintesi, il messaggio lanciato dalle aziende sul palco di Borsa Italiana, dove ieri si è tenuto il primo Convegno Netcomm-Pambianco, sul tema della “rivoluzione digitale” nei settori della moda, del beauty e dell’arredo.
Un tema di cui si parla da anni, ma il cui margine di miglioramento e le cui potenzialità sono ancora per larga parte inesplorate. Il settore vanta numeri monstre: stando ai dati diffusi da Roberto Liscia, presidente di Netcomm, nel 2020 il 15% dei commerci mondiali sarà intermediato dall’online. Ma già oggi, emergono dati impressionanti: sono 2 miliardi e mezzo le persone che si informano online prima di acquistare; la spesa media annua del consumatore ‘multicanale’ è superiore a quella del cliente monocanale; quest’anno, il fatturato online sarà di 391 miliardi di euro per il fashion, di 84 per il beauty e di 133 per l’arredo.
E le aziende che non comunicano con i propri consumatori sul web rischiano di rimanere indietro. Per quanto riguarda l’Italia, c’è ancora molto da fare soprattutto per raggiungere i mercati online più lontani: nella ricerca presentata da Marco Pozzi di Contactlab, è emerso che i Paesi asiatici e la Russia sono ancora poco presidiati dalle nostre aziende, almeno sul web. Grandi difficoltà sono generate anche dalla poca propensione da parte delle società stesse a raccontarsi con uno storytelling credibile e ingaggiante.
Nel corso della giornata, sul palco si sono confrontati i manager di tutti i tre settori, con nomi di spicco come quelli di L’Oréal e Pupa per il beauty, di Twin-set, Privalia Vente Privée e Ovs per la moda, e di Flos, Dalani e Lago per il design. Dal palco sono arrivati interventi anche dal mondo dell’editoria, con la presenza dei numeri uno digital di aziende come Hearts e Condé Nast Italia. E proprio il responsabile digital di Condé Nast Italia Marco Formento, ha svelato sul palco il nuovo progetto della casa editrice, Condé Nast Academy, che vedrà il gruppo editoriale formare ‘in house’ le beauty blogger di domani.