Dopo l’annus horribilis 2009, le imprese dell’alto di gamma possono finalmente tirare un sospiro di sollievo. Nel 2010, infatti, secondo i dati preconsuntivi presentati ieri mattina in occasione dell’Osservatorio Altagamma saranno tangibili quei segnali di ripresa a lungo attesi e si avrà una crescita del 10%. In base allo studio presentato da Bain&Co in collaborazione con Fondazione Altagamma, l’arredamento haute de gamme metterà a segno un +9%, dopo il -12% del 2009, mentre il mercato dei beni di lusso personali registrerà un incremento del 10% a fronte di un -8% dello scorso anno. Ancora poco incoraggianti invece i dati sulla nautica-yacht di lusso: se nell’anno precedente la diminuzione delle vendite è stata pari al 22%, nel 2010 si attende ancora un calo del 16%. E la ripresa è stimata solo a partire dal 2011 con un +6%. Segnali tuttavia positivi rispetto alla contrazione del 2009, che ha visto il campione analizzato da “Fashion and Luxury Insight”, il rapporto annuale presentato da SDA Bocconi e Fondazione Altagamma (65 aziende del lusso, quotate e riconosciute a livello internazionale e con un giro d’affari superiore ai 200 milioni di euro ciascuna) perdere in termini di fatturato il 5,3% e riportare un ebitda all’11% e una redditività degli investimenti (Roi) pari all’8,3% (nel 2008 era del 9,9%).
Tra le imprese maggiormente colpite nel 2009 ci sono quelle italiane, con un fatturato in diminuzione dell’11,8% e un roi pari allo 0,3%, seguite da quelle asiatiche a -7%, statunitensi a -5%, del Resto d’Europa a -2,7% e francesi a -1,3%. Come precisato però dal segretario generale della Fondazione,Armando Branchini “benché sia innegabile una tendenza negativa nella crescita delle vendite, questa è generalmente associata ad un miglior controllo dei costi operativi e ad una riduzione significativa del capitale circolante rispetto alle vendite. Ciò suggerisce che le imprese moda e alta gamma di tutto il mondo sono state capaci di contrastare il trend negativo del 2009 con più forte focus sull’efficienza”.
Per quel che riguarda il 2011, “se tutto procederà regolarmente – come ha annunciato il presidente di Altagamma, Santo Versace – c’è la possibilità di superare i numeri registrati nel 2007, un anno di grande sviluppo per il settore”. “Noi ci impegneremo come sempre – ha aggiunto Versace – per la difesa dei marchi, la tutela delle produzioni nazionali e contrastando la contraffazione. Questo sarà possibile anche grazie all’alleanza con il Comité Colbert e con Walpole (i corrispettivi di Altagamma in Francia e Regno Unito, ndr) affinché ci sia una legislazione che difenda la creatività, l’industria manifatturiera europea e che chieda agli altri mercati la reciprocità, perché l’Europa è il mercato più aperto rispetto a tutti gli altri Paesi del mondo”. Secondo l’Altagamma Consensus 2011 infatti, ossia la ricerca realizzata in partnership con i maggiori analisti internazionali specializzati, l’ebitda segnerà un +15% rispetto al 2010, mentre le categorie di prodotto che registreranno le performance migliori il prossimo anno sono pelletteria (+8%), gioielleria-orologeria (+8,5%) e abbigliamento (+7,5%). Sul fronte dei mercati, l’Asia, il Medio Oriente e l’America Latina domineranno la ripresa, con una crescita a doppia cifra. Anche l’Europa e Nord America riporteranno un progresso significativo, mentre il Giappone, seppure per il settimo anno riporterà un calo dei consumi, registrerà un lieve miglioramento.