Il nuovo percorso professionale di Andrea Incontro parte da via Turati. Dopo aver lanciato il manifesto del suo nuovo progetto omonimo a gennaio, durante Milano Moda Uomo, lo stilista ha aperto nuovamente le porte del suo headquarter nei giorni della recente fashion week.
“La collezione – spiega il designer a PambiancoTV – viene prodotta a Fucecchio, vicino Firenze, in un’azienda consolidata che riesce a definire al meglio la mia idea di prodotto italiano di grande qualità. Nel mio showroom facciamo campagna vendita, presentazioni come questa e cerchiamo di incontrare i clienti con la giusta attenzione”.
Dopo aver esordito nel 2010 in occasione del concorso ‘Who’s on next? Man’ organizzato da Pitti Immagine, Vogue Italia e Altaroma, in cui è stato proclamato vincitore nella categoria accessori, Incontri ha dato vita al proprio brand, messo in stand by durante la collaborazione con Tod’s. Incontri è stato direttore creativo del menswear del brand dal 2014 al giugno del 2019. “Nel mio spirito creativo c’è un’evoluzione, un’idea di prodotto che partecipa maggiormente con i tempi, più trasversale. Non ho una visione precisa tra uomo e donna ma cerco di miscelare alcuni elementi creando una fluidità di prodotto e di vestibilità. Ciò che rimane di me è la formazione di architetto, credo molto nelle forme pure, in un linguaggio lineare del segno”, dichiara Incontri circondato dalle immagini scattate da Giampaolo Sgura. Lo spazio è quasi totalmente avvolto da fotografie che rappresentano l’essenza della collezione.
Più volte Incontri utilizza il termine ‘prodotto’, conscio del fatto che oltre alla fase creativa è importante progettare una strategia commerciale, anche sostenibile. “Il linguaggio della moda non è altro che una radiografia del sociale, nel mio caso cerco di raccontare un punto di vista di prodotto. Credendo nella qualità credo anche nella durevolezza degli indumenti, penso sia il miglior modo per essere etici e sostenibili”.
Per quanto concerne la fascinazione per il metaverso che sta prendendo piede nel settore, Incontri ha le idee chiare: “La moda può comunicare col virtuale, è un altro modo per creare delle esperienze. Se la moda che raccontiamo crea sogni reali anche il digitale può rappresentare una visione parallela ma di un’esperienza che viviamo tutti”.
La collezione autunno/inverno 2022-23 comprende overcoat in schegge all-over di paillettes geometriche, camicie e leggings aniamlier ricamati e stampati, rasi di seta per abiti, monogram su jersey e su maglieria jacquard. Non mancano capispalla sartoriali in lana rasata, giacche in nylon reciclato, jersey laminato per abiti. La ‘I’, simbolo del nuovo marchio, è il segno che nasce dal cognome del designer ma è anche la “I” dell’inizio di un racconto identitario. “È disegnata – spiega la nota di collezione – con una forma simbolica di un edificio, una casa industriale, una dimora sostenibile, un hub creativo, co-housing dove l’esercizio appartiene alla condivisione delle idee. ‘I’ come indipendente, istintivo, iperreale, industriale, immaginifico, individuale, interconnesso”.