“Oggi le sfide per Gucci sono sicuramente quelle di continuare a spingere per mantenere il proprio vantaggio competitivo rispetto al settore del lusso”. Queste le parole rilasciate ai microfoni di Pambianco Tv da Marco Bizzarri, presidente e CEO di Gucci che durante il ventunesimo convegno di Pambianco-Deutsche Bank ha raccontato anche la sua storia lavorativa, l’incontro con “quel pazzo di Alessandro Michele” e gli obiettivi del brand che sta dando oggi ottimi risultati. “Noi pensiamo sempre al double digit – ha precisato il manager – e dagli attuali 4 miliardi di euro di fatturato, contiamo di passare a breve a 6 miliardi. Dobbiamo pensare come una startup e partire ogni esercizio da zero”.
Grazie all’innovativa e coraggiosa visione strategica di Bizzarri e alla creatività del direttore stilistico Alessandro Michele, nominato dallo stesso Bizzarri nel gennaio 2015, Gucci ha riconquistato autorevolezza nel mondo della moda. Tra i fattori citati dal manager, la cultura aziendale fondata sui principi di empowerment, apertura al cambiamento, velocità e rispetto. “Stiamo vivendo un momento particolare dove, nel settore del lusso, le crescite generalizzate sono finite – ha proseguito Bizzarri – e l’unico modo possibile per crescere è in quote di mercato. Per farlo bisogna puntare sulle persone che oggi più che mai devono essere capaci anche di prendersi dei rischi. Persone come Michele, capace di creare una collezione in soli cinque giorni”.
“Per continuare ad essere uno dei brand più desiderati – ha continuato – è necessario utilizzare tutte le leve in nostro possesso: dal prodotto, alla comunicazione, al negozio, al packaging in modo coerente ed integrato. Credo che l’innovazione sia alla base della creatività e quindi molto legata alle persone. Siamo un’azienda ‘people business’, dove la vera differenza viene fatta proprio dalle persone. Noi dobbiamo cercare di prendere i segnali e farli nostri. Siamo 11mila persone con un patrimonio di competenze forte e se riusciamo a fare leva su questo vinciamo di sicuro”.