La storia di Bosca, realtà vitivinicola di Canelli (Asti), dura da 190 anni e ha visto susseguirsi sei generazioni. Con l’ultima, il portfolio prodotti ha raggiunto quattro diverse categorie: bollicine (spumanti Metodo Classico e Metodo Charmat), vini (bianchi e rossi), aperitivi e ‘It’s B’ (proposte low e no alcol), che hanno portato l’azienda a chiudere lo scorso anno con 30 milioni di euro di fatturato, di cui l’85% generato dall’estero grazie alla presenza in 40 Paesi.
Il processo di ampliamento dell’offerta nel canale Horeca cominciato nel 2022 oggi si trasforma in un rafforzamento. “Quest’anno vogliamo puntare ancora di più sulle nostre linee ‘Ispiro’, ‘Attraggo’ ed ‘Esploro’ e strutturarle meglio”, ha dichiarato a Pambianco Wine&Food Polina Bosca, Cmo dell’azienda. “Nel frattempo guardiamo anche alla Gdo, per cui stiamo studiando una nuova linea da lanciare”, oltre alle due recenti referenze premium: Alta Langa Docg e Gran Cattedrale.
Nel 2014 le cantine Bosca di Canelli, parte del circuito delle Cattedrali Sotterranee, sono state dichiarate dall’Unesco Patrimonio Mondiale dell’Umanità nel 50° sito italiano definito ‘I paesaggi vitivinicoli del Piemonte: Langhe, Roero e Monferrato’. Qui l’azienda piemontese, che ha stabilimenti produttivi in Piemonte e a Kaunas in Lituania, produce il suo Metodo Classico.