Correva l’anno 1983 quando Ernest Schneider, pilota e ingegnere che aveva acquisito la casa orologiera svizzera Breitling, entrata in crisi negli anni 70, dal nipote del fondatore Willy Breitling, veniva a sapere che le Frecce Tricolori erano in cerca del loro orologio ufficiale. Schneider mette così a punto il Chronomat, un cronografo d’aviazione progettato su misura per i piloti, che prende forma in collaborazione con la pattuglia acrobatica dell’Aviazione militare italiana. Un anno dopo, nel 1984, il Chronomat segna il rilancio della casa elvetica. “Nel 2014 festeggiamo un doppio anniversario”, ha raccontato al microfono di Pambianco Tv Jean Paul Girardin, vice presidente Breitling, nel grande stand del marchio (con tanto di acquario) a Baselworld. “I 130 anni dalla nascita del marchio e i 30 anni del Chronomat, uno dei nostri best seller insieme al Navitimer. Per l’occasione presentiamo in anteprima il segnatempo celebrativo Chronomat Airborne, che lanceremo a settembre”.
Come tutta la produzione Breitling, anche il nuovo modello è certificato come cronometro dal Cosc, il Controllo Ufficiale Svizzero dei Cronometri. “Per noi è molto importante investire nella capacità produttiva e sull’innovazione, senza aumentare i prezzi”, ha continuato Girardin che, dopo un 2012 chiuso con vendite per 350 milioni di franchi (dati Vontobel), ha parlato di un 2013 in crescita “in termini di valore, non di volumi”. “Ci aspettiamo anche un 2014 positivo – ha affermato – grazie a una nuova collezione tra le migliori che abbiamo avuto, con una gamma di prodotti e di prezzi ampia”.
Per il marchio, l’Europa è il primo continente in termini di mercato, mentre a livello di singoli Paesi al primo posto sono gli Usa. “In Asia siamo forti in Giappone – ha concluso Girardin – mentre in Cina stiamo crescendo rapidamente perché siamo relativamente piccoli e abbiamo ancora un forte potenziale”.