Ilva, azienda specializzata in vernici per il legno, a margine del Summit Pambianco dedicato al design e organizzato con Interni Magazine e Federlegno Arredo, ha confrontato la propria esperienza con i temi affrontati sul palco di Palazzo Mezzanotte. “L’internazionalizzazione è stata una delle strade che abbiamo percorso da quasi subito – ha dichiarato il direttore commerciale di Ilva, Marco Buttafava – Noi nasciamo negli anni 40 e già negli anni 70 abbiamo capito quanto fosse importante essere presenti nei Paesi per servirli al meglio. Oggi siamo presenti in 100 Paesi”.
Sul fronte del digitale il gruppo Ivm Chemicals, di cui fa parte Ilva, lavora sulla digitalizzazione: “Essendo il nostro prodotto molto tecnico, per controllare al meglio i processi produttivi e logistici e per integrarli con l’aspetto commerciale è stato essenziale lavorare sul digitale. Sempre il digitale ci ha aiutato a sviluppare la comunicazione del nostro prodotto”.
A fronte di un impianto produttivo di vernici per il legno che è tra i più grandi al mondo, Ilva riesce a tutelare l’ambiente nei processi produttivi e di commercializzazione nonostante la pericolosità delle sostanze presenti nelle vernici legata alle emissioni da atmosfera delle sostanze organiche volatili (i solventi con cui le vernici si realizzano) e allo smaltimento dei prodotti di rifiuto dopo l’impiego. La produzione a circuito chiuso dei solventi ne evita la dispersione nell’ambiente. “I prodotti non sono pericolosi in sé, sono chimici e pertanto non vanno trattati con superficialità – conclude Buttafava – stiamo cercando di fare cultura su questo aspetto”.
A livello di prodotto, nei laboratori di Ricerca&Sviluppo si punta a innovare i prodotti per renderli più eco-compatibili, come le vernici all’acqua e utilizzando materie prime di origine biologica e che quindi siano rinnovabili o riciclabili.