La fashion week di Milano ha raggiunto ottimi risultati a livello internazionale, ma non è escluso che si possano adottare alcune integrazioni del modello Londra coerenti con il sistema italiano. Senza però dare il via libera al see now buy now (sn-bn)che “non ha ancora dato risultati sperati”. È quanto ha annunciato Carlo Capasa, presidente della Camera Nazionale della Moda Italiana (Cnmi) in occasione della 21° edizione del Convegno Pambianco Deutsche Bank. Secondo il numero uno di Cnmi, Milano sta vivendo “un momento di grande energia dal punto di vista anche creativo dei brand e designer italiani. Questo – ha aggiunto ai microfoni di PambiancoTv – grazie anche all’energia che il governo stesso ha infuso prestando la giusta attenzione al concetto moda”. Il risultato di questa collaborazione tra tutti gli attori in campo “sono anche le belle mostre” ed è la presenza del premier Matteo Renzi all’apertura della settimana della moda che “tornerà ad inaugurare la settimana della moda anche in futuro”.
Sul fronte delle novità in prospettiva, Capasa non ha escluso la possibilità di dare maggiore spazio ai designer emergenti con soluzioni che ricalcano quanto fatto dalla fashion week di Londra. “Loro organizzano da tempo questo evento nel quale si vende direttamente al pubblico – ha spiegato il presidente di Cnmi – ora ha deciso di spostarne la data. In Italia abbiamo già una struttura retail forte che forse Londra non ha, specialmente quando si parla di nuovi brand e ha così bisogno di sostenerli in quella maniera. Non escluso – ha anticipato – qualche iniziativa per promuovere i brand giovani più orientata al consumatore finale”. Altro tema caldo è quello della sostenibilità. “È il nostro primo compito”, ha spiegato Capasa. “Dobbiamo creare una sostenibilità italiana e lo stiamo facendo insieme a tutte le altre associazioni. Dobbiamo dare dei numeri veri rispetto alle sostanze tossicologiche come abbiamo fatto con il documento pubblicato lo scorso 29 febbraio. È un lavoro molto importante”.