Chef Express punta i riflettori sul travel. Lo ha raccontato Cristian Biasoni, amministratore delegato dell’azienda di ristorazione del Gruppo Cremonini, durante il durante il secondo summit Pambianco – PwC dedicato al wine&food. “Per quanto riguarda il futuro – chiosa il manager – ci sarà un forte focus sul travel, che rispetto al canale commerciale si sta riprendendo più rapidamente. Una grande opportunità sarà data dalle autostrade, in quanto molte aree di servizio andranno in scadenza in concessione nei prossimi quattro anni”. Attualmente, “siamo già leader nel settore ferroviario delle stazioni e punteremo alla ristorazione a bordo treno per le Frecce”. In generale, “vediamo un forte potenziale di crescita nel travel”. Per quanto riguarda il canale commerciale, “qui gli investimenti sui nostri brand mantengono il trend degli ultimi tre anni”.
Come anticipato, Chef Express è l’azienda dedicata alla ristorazione del Gruppo Cremonini e, a sua volta, è suddivisa in tre macro aree: ristorazione in concessione (aeroporti, autostrade, stazioni, qualche ospedale) che genera circa il 55% dei ricavi pre-Covid dell’azienda (e quindi i 661 milioni del 2019); divisione commerciale, dedicata alla ristorazione nel mercato commerciale in main street, shopping mall, outlet, retail park che genera circa 200 milioni; e la ristorazione a bordo treno, circa 100 milioni di euro nel 2019, ed è presente all’estero in Europa con Eurostar e l’alta velocità in Belgio.
Per quanto riguarda il 2022, l’anno “è partito molto in sordina in quanto la scia del Covid si è sentita fino alla fine di aprile”, commenta Biasoni. “Poi con i ponti primaverili la situazione è cambiata grazie al fatto che le persone sono tornate a viaggiare e a frequentare i ristoranti. Il periodo da maggio ad agosto è andato molto bene, con una crescita che in alcuni canali è arrivata alla doppia cifra, per esempio gli aeroporti, anche sul 2019”. Tra i brand che hanno performato meglio ci sono quelli di casual dining come Road House e Calavera, a cui si aggiunge McDonald’s, di cui siamo i principali franchisee, che ha fatto una performance incredibile. C’è un grande focus sul casual dining ma soprattutto sul consumo veloce. Anche Wagamama ci sta dando grandi soddisfazioni”.
A livello di numeri, Chef Express non è ancora però tornato ai 661 milioni di ricavi del 2019 (334 milioni nel 2020 e i 403 nel 2021). “Quest’anno, con un po’ di fortuna, ci avvicineremo, con un calo del 3-4% circa”, spiega l’AD. “Penso che torneremo ai livelli pre-pandemici nel 2023, probabilmente superandoli anche”.
In ogni caso, nonostante il duro colpo inferto dalla pandemia, Chef Express, complice anche il supporto della capogruppo, non ha mai frenato gli investimenti – tra nuove location e tecnologia – che si sono attestati a quota 38 milioni nel 2020, 45 milioni nel 2021, hanno superato i 50 milioni nel 2022 e saranno nella forchetta dei 185-200 milioni del periodo 2023-25.