Per crescere bisogna puntare sull’export e sui nuovi mercati. Si è discusso di queste tematiche in relazione alle sfide poste dallo scenario attuale e dalla spinta verso l’internazionalizzazione nel corso del convegno ‘Ripresa con l’export’ presentato oggi a Milano da Cosmetica Italia, l’associazione di rappresentanza delle imprese che fanno parte del sistema italiano della cosmesi.
“Gli scenari recenti e le proiezioni future confermano la bontà delle strategie legate all’export delle imprese italiane, ma in particolare della cosmetica che registra trend superiori alla media con una proiezione in crescita del 12-13% a fine 2013. L’investimento continuo in ricerca e innovazione delle nostre aziende è senza dubbio apprezzato non solo dalle destinazioni tradizionali, ma anche dai mercati emergenti che chiedono prodotti al top di gamma”, ha commentato Gianni Manzetti, consigliere incaricato per l’internazionalizzazione di Cosmetica Italia. “Oggi il comparto è penalizzato dal mercato interno in stallo, dove si prevede una crescita solo del 2,5%, ma grazie alle opportunità dello sviluppo dei nuovi mercati, le imprese del settore continuano a crescere”, ha sottolineato Gian Andrea Positano, responsabile del Centro Studi di Cosmetica Italia.
Questo appuntamento è stato l’occasione per presentare i risultati della ricerca di Prometeia che ha esaminato gli scenari possibili di cambiamento per l’industria cosmetica italiana da oggi fino al 2015. “I risultati ottenuti indicano come la manifattura cosmetica affronti la sfida dell’internazionalizzazione commerciale in posizioni di forza che trovano pochi riscontri in altri comparti della nostra industria, ma anche che non tutte le opportunità potenziali si stanno cogliendo”, ha commentato Giuseppe Schirone di Prometeia. “Colmare o meno questo gap farà la differenza, soprattutto per le prospettive di redditività del comparto”.